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BOY ERASED - VITE CANCELLATE

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Garrard Conley, Black Coffee Edizioni VOTO: 7 BOY ERASED – VITE CANCELLATE è un memoir sconvolgente . “Sconvolgente” perché parla apertamente di un’America a cui non pensiamo mai quando ci immaginiamo il Sogno a Stelle e Strisce, un’America profonda, conservatrice, direi addirittura fondamentalista: quella della Bible Belt del Sud. Garrard Conley racconta la sua esperienza di adolescente credente e gay in un centro per la Terapia della Riconversione, ovvero per il cosiddetto “Riorientamento Sessuale”. Siamo nel 2004 (non nel 1884!) e assistiamo a scene veramente assurde, sentiamo persone con convinzioni estreme. Il padre del protagonista ha intrapreso tre carriere nel corso della sua vita: padrone del cotonificio di famiglia, con tutte le implicazioni schiaviste che questo comportava negli stati del Sud: ma questo non è considerato un peccato da inserire nel “genogramma” famigliare! - Scusate la polemica, ma è un’osservazione che fa l’autore stesso, dimostrando quindi ...

MEMORIE DI UN ASSASSINO

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MEMORIE DI UN ASSASSINO è il nuovo film di Bong Joon-Ho; cioè, nuovo si fa per dire! Il film in realtà è del 2003 ma è approdato adesso nei cinema italiani sull’onda del successo ottenuto dal regista coreano agli Oscar. Siamo nel 1986. In Corea del Sud c’è una dittatura militare che dura da più di dieci anni. In un paesino di campagna non troppo lontano da Seul si profila l’ombra di uno stupratore / assassino seriale, ma i poliziotti locali non hanno né i mezzi né le capacità per gestire un caso di questa portata. I metodi sono aleatori e brutali e – in maniera un po’ ridicola – si affidano addirittura alla superstizione. Per questo viene inviato dalla capitale l’investigatore Seo Tae-Yun, che utilizza metodi più moderni di deduzione. Il film è una riflessione sulla condizione di vita nella Corea del regime: si vedono le fabbriche, le manifestazioni militari, il coprifuoco; la scuola fino a tardi e le esercitazioni …. Ma è anche una riflessione più generale sull’emargi...

LAST DAYS

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LAST DAYS è un film di Gus Van Sant ispirato a Kurt Cobain, ma attenzione, NON è un biopic, ossia la storia generale corrisponde, ma non i dettagli. Nel film, il protagonista si chiama Blake. È molto giù ed è stanco del suo lavoro come musicista e soprattutto della logica distruttiva dell'industria musicale, quindi si rintana a casa sua, in Lake Washington Boulevard, Seattle. Fin qui gli eventi descritti corrispondono a realtà ma - forse per vivacizzare - nel film ci sono anche Luke e Scott, che vivono al piano di sopra. Non è ben chiaro  chi debbano questi due personaggi: all'inizio pensavo che si trattasse degli altri due membri dei NIRVANA ma poi vengono nominati altri due ragazzi e poi e comunque, ad essere onesti, Dave e Krist erano amici sinceri di Kurt e non l'hanno mai sfruttato; poi a un certo punto c'è una scena di sesso gay e Dave e Chris / Krist non erano sul serio omosessuali anche se ogni tanto giocavano quel ruolo davanti ai fotografi. Blake e i s...

THE FAREWELL - UNA BUGIA BUONA

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Ieri ho festeggiato ultimo giorno del 2019 al cinema, andando a vedere THE FAREWELL -UNA BUGIA BUONA di Lulu Wang. Devo dire che non avevo alte aspettative su questo film, anzi non sapevo proprio cosa aspettarmi. A parte i film wuxia di genere epico à la Zhang Yimou, ero rimasta scottata (leggi "annoiata") da storie lente e insensate. THE F è il secondo lungometraggio della resista cinese naturalizzata statunitense, e forse si sente questa influenza occidentale sul ritmo della pellicola. La storia è semplice, eppure è più efficace, ricca e sfaccettata di un trattato di sociologia. La vecchia Nai Nai è malata, con una diagnosi di cancro terminale ma la sua famiglia decide di tenerla all'oscuro. Tutti tornano in Cina per stare con la nonnina: i due figli erano emigrati all'estero, uno in Giappone e l'altro negli Stati Uniti, e i nipoti sono cresciuti conoscendo poco delle tradizioni e della mentalità cinese. Per questo Billie (cresciuta negli U.S.A. da quando a...

SHIN GODZILLA

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Regia: Hideaki Anno Il film non è granché dal punto di vista tecnico (Godzilla sembra un dragone cinese da parata), e la recitazione è troppo forzata e teatrale. Pur non avendo dato una prova molto convincente, vanno citati almeno i due protagonisti Kayoko Ann Patterson e Randō Yaguchi interpretati da Satomi Ishihara e Hiroki Hasegawa che hanno lavorato insieme anche nel film live action de L'ATTACCO DEI GIGANTI.  Non mi sono piaciute per niente le scritte in sovraimpressione, troppo frequenti e non così fondamentali alla comprensione degli avvenimenti Do un voto basso, anche se ci sono delle scelte l'inquadratura interessanti. Gli unici motivi per cui vale la pena di guardarlo sono le implicazioni simboliche: la ferita dell'atomica e la paura di un nuovo disastro, il rapporto con l'America, il patriottismo e il senso dell'onore (il segretario che dichiara che farà seppuku se dovesse fallire!), la burocrazia giapponese. E poi la proverbiale capacità di resili...

SHANTARAM

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Gregory David Roberts, Neri Pozza VOTO: 8.5 SHANTARAM è un libro controverso: o lo si odia o lo si ama. Certo, pensare che sia una autobiografia risulta arduo come nel caso di EDUCAZIONE SIBERIANA di Lilin. È possibile che un solo uomo abbia vissuto tutte quelle avventure? Lin (è un nome falso), detto anche Shantaram (che significa “colui che costruisce la pace) è evaso da un carcere di massima sicurezza in Australia e si rifugia in India, in una coloratissima Bombay nel pieno del boom di Bollywood e alcuni indizi storici – primo fra tutti l’omicidio di Indira Gandhi – ci fanno capire che sono gli anni Ottanta. Grazie all’amicizia con il tassista Prabaker, inizia a vivere in uno slum dove diventa medico dei poveri (pur non avendo nessuna laurea in medicina), e entra in contatto con il sottobosco della malavita della città e con un mondo di strani, affascinanti personaggi: indiani, asiatici di altri Paesi e anche alcuni gora (stranieri bianchi). Tra questi ultimi Didier –...

BLINDED BY THE LIGHT

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Gurinder Chandhra VOTO 7 Un altro film sul melting pot del regista di SOGNANDO BECKHAM La storia è per certi versi molto simile. Si parla di Javed un ragazzo pakistano che vive con la famiglia in una cittadina nei pressi di Londra. È il 1987. Siamo negli anni della Thatcher e della crisi occupazionale Javed sogna di fare lo scrittore e sente che i suoi sentimenti sono cantati alla perfezione da Bruce Springsteen Il film mi è piaciuto, anche se ogni tanto mancavano i sottotitoli quando il protagonista citava una canzone del Boss L'emozione di sentirsi rappresentato dalle parole e dalla musica di un cantante o di una band è qualcosa che io ho capito e condiviso totalmente, empatizzando con Javed, anche se nel mio caso non si trattava di Bruce Springsteen Mi sono piaciute le scene corali di danza à la Bollywood ma con canzoni americane. I riferimenti musicali sono tantissimi e non solo riconducibili al Boss, anche se le canzoni di quest'ultimo ovviamente predomina...

TOY STORY 4

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TOY STORY 4 mi è piaciuto tantissimo! Ammetto di non ricordare bene i film precedenti, quindi mi limiterò a qualche breve impressione su questo. Al centro c’è ancora e sempre il cowboy Woody ma il “suo” bambino è cresciuto e lui e gli altri giocattoli sono stati regalati alla piccola Bonnie. C’è però un nuovo personaggio che svolge un ruolo fondamentale: Forky, un giocattolo fatto di elementi riciclati e che quindi inizialmente pensa di essere spazzatura e si vuole continuamente buttare nella pattumiera. Ovviamente il messaggio non poteva che essere disneyano, della serie “Tu sei unico e speciale”, ma la gag funziona e il cucchiaio multiuso isterico è divertente, anche se non so se l’intento fosse quello di trattare il tema della depressione (Forky ripete: “Io sono spazzatura”, ma in realtà l’immondizia è il suo luogo sicuro) Mi è piaciuta la scelta di una cattiva / non-cattiva: Gaby – la bambola dell’antiquariato che sarà antagonista di Woody – vuole solo la sua o...

ARRIVEDERCI PROFESSORE

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VOTO: 7 Dunque... Ottima l'interpretazione di Johnny che è tornato in piena forma, sia fisica che recitativa. Per me è stata una sorpresa anche Odessa Young, che interpreta la figlia ma, a giudicare da Wikipedia in inglese, parrebbe abbastanza famosa (Ed è AUSTRALIANA!! ♥️♥️) Però la trama del film mi è sembrata banale, un incrocio tra UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA e L'ATTIMO FUGGENTE, con un messaggio già sentito. E nel finale Johnny cita se stesso