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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

NELLIE BLY

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Luciana Cimino / Sergio Algozzino, Tunué VOTO: 7.5 Elizabeth Jane Cachran, nota al mondo con lo pseudonimo professionale di Nellie Bly è una figura mitica e fondativa nella storia del giornalismo. Negli Stati Uniti le sue inchieste sono tuttora  considerate pietre miliari per l’innovazione e la perfezione stilistica. Siamo alla fine dell’Ottocento e Nellie (una ragazza!) praticamente inventa il giornalismo undercovered , andando a intrufolarsi tra gli ultimi, i disagiati, i reietti della Storia; facendo parlare di sé e qualche volta risvegliando l’opinione pubblica dormiente come oggi solo Fabrizio Gatti e pochi altri hanno saputo fare. Nellie sfida tutte le convenzioni sociali dell’epoca dimostrando che una donna può viaggiare da sola e cavarsela egregiamente. In un contesto che “giudicava le donne dal vestito”, lei parte con pochissime cose in valigia sfidando il sogno letterario di Jules Verne con il suo Phileas Fogg, ma suo malgrado, non riesce a uscire del tutto da

RICETTE SEMPLICI

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Madeleine Thien, 66thand2nd VOTO: 8 al 9 RICETTE SEMPLICI è un libro sulla genitorialità. I sette racconti hanno come filo conduttore proprio la responsabilità di essere genitori e le diverse declinazioni della relazione coi figli. Partendo dall’esperienza personale dell’autrice – canadese di origine sino-malese per parte di padre e cinese di Hong Kong per parte di madre   – si parla anche del gap doloroso che si crea tra la prima e la seconda generazione di migranti, in primo luogo dal punto di vista linguistico, ma anche per l’aspetto culturale in senso lato. Dall’amalgama culturale diversi nasce qualcosa di nuovo, un’ Alchimia . I ricordi sono uno strato importantissimo della composizione: in La Casa , le due sorelle tornano a guardare la casa dove hanno vissuto da bambine; in Mappa della Città il padre, frustrato negli affari (i mobilifici a conduzione famigliare non vanno più, schiacciati dalle grandi catene), ripensa continuamente e con rimpianto alla sua patria abb

INVISIBLE MONSTERS

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Chuck Palahniuk, Mondadori VOTO: 8.5 INVISIBLE MONSTERS è uno dei libri più belli di Palahniuk. Ti colpisce e ti costringe a sanguinare. Una super-modella, bellissimo prodotto della nostra trappola culturale consumistica, ha un incidente che la sfigura orribilmente portandole via una mascella. La sua carriera è finita, ma incontra una diva drag, Brandy Alexander, che reinventa per lei un passato e un futuro. Inizia così un viaggio attraverso l’America e il Canada durante il quale la Principessa Brandy, la rinata Daisy St. Patience e il bellissimo (ancora per poco) Seth Thomas alias Ellis Island alias Chase Man ha ttan alias … vivono di espedienti, piccole truffe e furto di medicinali. I tre personaggi principali si sono lasciati tutto alle spalle, non hanno un posto a cui tornare, e così semplicemente si spostano in viaggio on the road senza meta se non la prossima città, in un’esperienza di “vita reale” che non ha proprio niente di quanto noi definiremmo normale.

MERCEDES

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Daniel Cuello, Bao Publishing VOTO:10 MECEDES è una delle graphic novel più bella dell’anno. Anzi la più bella so far! Mercedes è una donna (che si crede) potente in un non-luogo arido che potrebbe benissimo essere un’indeterminata America Latina assetata post-cambiamento climatico. Ultimamente inciampo spesso nell’ecologia e sto pianificando un articolo più strutturato a riguardo, ovviamente dal c ôt é letterario e non da quello scientifico. Mecedes ha fatto degli illeciti per restare a galla (solo fiscali?) ma è davvero un mostro? Ci vuole un po’ a inquadrare questo personaggio: un mix di Berlusconi, Trump, Angela Merkel, Moira Orfei e la Regina di Cuori (per capire le implicazioni di questo paragone sarebbe opportuno leggere HEARTLESS di Melissa Meyer, la storia di Alice dal punto di vista della Regina. Tanta attualità quindi nel nuovo libro di Daniel Cuello, ma ciò che mi ha colpito di più è la profondità dei dialoghi che indagano sulla libertà – che forse non es

DIABLERO (STAGIONE 1)

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Diciamolo subito: io di solito do un voto, ma in questo caso è difficile. Cioè, mettiamolo in chiaro: DIABLERO è un capolavoro di trash messicano e, in quamto tale, si meriterebbe almeno 8 ma se i registi J.M. Cravioto e Rigoberto Casta ñeda si volevano prendere sul serio, allora bisogna abbassare il punteggio a 6 (vogliamo parlare della scena col topo sbudellato che viene posseduto da un demone e attacca il prete??). Ad ogni modo alcune sfumature mi fanno pensare che ci sia dell’ironia, quindi confermerei un 8. In breve la trama: Elvis Infante (Horacio García Rojas) è un diablero professionista ovvero, per tradurlo con una semplificazione italiana “un esorcista”. Infatti, siamo in una Città del Messico in cui i demoni sono tra la gente, anzi addirittura c’è chi si fa possedere apposta per partecipare a dei combattimenti à la FIGHT CLUB! Elvis e sua sorella Enriqueta – che diventa poi Keta, che è anche il diminutivo di Ketamina (!) - ( Fátima Molina) insieme a

L'ANARCHICO

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Soth Polin, O Barra O Edizioni VOTO: 7 Soth Polin è un autore leggendario. Discendente del grande poeta Nou Kan, è uno dei pochissimi intellettuali cambogiani sopravvissuti alla follia dei Khmer Rossi. Fuggito in Francia, oggi vive stabilmente negli Stati Uniti L’ANARCHICO è forse il suo testo più famoso e si divide in due parti ben distinte. La prima ha come protagonista A-Chhem, un giovane di origine contadina che viene portato in città dallo zio facoltoso per ricevere un’istruzione. Nonostante la generosità, lo zio tratta A-Chhem in modo scostante, quasi fosse un servo. Ma la storia ha una prima svolta quando il ragazzo si innamora della bella cugina Sinuon, che ovviamente non gli è destinata, e inizia a fare sogni erotici su di lei (ma sono davvero soltanto sogni?). Il tutto precipita in un vortice di specchi che mi ha ricordato LA VITA È SOGNO di Calderón de la Barca. La componente sessuale, sia in questa prima parte che nella seconda, è molto forte, quasi fas

A VOLTE RITORNANO - STORIE DI FANTASMI

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illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello, Orecchio Acerbo Editore VOTO: 9.5 A VOLTE RITORNANO è il libro perfetto per questo periodo un po’ creepy. Si tratta di una raccolta di storie di fantasmi di autori anche molto famosi, splendidamente illustrate da Maurizio Quarello. Ci sono maestri del genere horror come Joseph Sheridan La Fanu (Il Fantasma e il Conciaossa) ed Edgard Allan Poe (Re Peste) ma anche nomi inaspettati, ironici e divertenti come Jerome K. Jerome (Il Fantasma della Camera Azzurra) e ovviamente il grande classico di Oscar Wilde Il Fantasma di Canterville. Questa è stata per me anche l’occasione di conoscere autori meno noti come lo spagnolo Gustavo Adolfo Bécquer, che ambienta il suo racconto Il Monte delle Anime in un periodo medievaleggiante d’amor cortese; e il cinese Tcheng KI-Tong, il cui racconto L’Astuccio Misterioso è una lieve storia d’amore tra un umano e una dama fantasma. I disegni si adattano allo stile di ogni singolo raccon