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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

LA CASA SUL LAGO

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 David James Poissant, NN Editore VOTO: 9.5 LA CASA SUL LAGO è il primo romanzo lungo di David James Poissant dopo il libro di racconti IL PARADISO DEGLI ANIMALI (edito in Italia sempre per NN EDITORE) e la traduttrice Gioia Guerzoni rimarca il fatto che l’autore non presenta personaggi “simpatici”. Per me non è così: i personaggi di Poissant sono veri, profondamente umani, sensibili, e proprio per questo sembrano sbagliati. Sì, commettono errori ma poi si rialzano. Il fulcro di tutto è la famiglia, da cui si dipanano i temi collaterali: omosessualità, sesso, aborto, tradimento, perdita … Gli Starling sono una famiglia del ceto medio americano: il marito (Richard) professore matematico, la moglie (Lisa) ornitologa. I figli sono a un gradino più basso del successo, sono “perduti, amati, dispersi”, sono incasinati perché stanno troppo nella loro testa– e per questo sentono di essere una delusione per i genitori. Thad è un poeta, è gay e soffre di depressione a attacchi psicotic

MOTEL LIFE

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 Willy Vlautin, Jimenez Edizioni VOTO: 9.5 Partiamo dalla postfazione di Willy Vlautin: MOTEL LIFE è un romanzo sulla nostalgia, un romanzo positivo anche se amaro, su due fratelli che si vogliono bene incondizionatamente e non litigano mai. Jerry Lee è in fuga dalla colpa generata da un incidente. Ma è in fuga principalmente da se stesso. Rifiuta il suo corpo, e quella gamba amputata cadendo da un treno in corsa. Vlautin rielabora così in maniera cupa il vecchio mito americano del hobo , che saltava allegro da un vagone ferroviario all’altro. In MOTEL LIFE c’è molto amore, ma è un amore disperato, sono vite al margine, esistenze sprecate. Frank aveva una ragazza, Annie James, ma è finita male per una brutta storia di degrado, e solo a distanza di tempo ci sarà un tentativo per ricucire la relazione. Non si tratta però di droga, ma birra, whisky e sigarette – con le diverse marche che definiscono e circoscrivono i personaggi. Qualcosa che sembra passare inosservato insieme alla s

LA TARDA ESTATE

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  Luiz Ruffato, La Nuova Frontiera VOTO: 9.5 Siamo a Cataguases (Minas Gerais), a undici ore da San Paolo. Un viaggio difficile e lento, come solo i viaggi in America Latina possono essere; ma Oséias Moretto Nunes sente di dover pareggiare i conti col passato. Cataguases è la città della sua infanzia, della sua adolescenza. Lì vivono ancora le sue due sorelle – Rosana e Isinha – e suo fratello Jo ão Lúcio, e poi c’è sempre la sorella Lígia, la cui morte pesa come un macigno su tutti; ci sono i vecchi compagni di scuola e i professori, la cui vita è radicalmente cambiata Oséias (detto Paperoga per via della sua magrezza) è ormai una è una presenza marginale in una famiglia disgregata. Ognuno dei fratelli è un microcosmo a parte, che non comunica con gli altri e spesso è travolto da un muro interno al suo stesso nucleo famigliare. Come dice la nipote Tamires, ogni persona è un pianeta che ha la propria orbita e la cui sopravvivenza dipende dall'esistenza degli altri. Rosan

IN THE TUBE

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  Alice Barberini, Orecchio Acerbo VOTO: QUASI 8.5 IN THE TUBE è una storia emozionante sul perdersi e ritrovarsi, ma soprattutto la reiterata cronaca di assenze stratificate. Due fratellini sono a casa da soli. Fanno colazione, lasciando a soqquadro la cucina. Sul cartone del latte è attaccato un biglietto che invita a mettere in ordine. È come la segnalazione di una persona scomparsa, e ad essere scomparsi – nella casa e nella vita dei fratellini – sono i genitori. I due bambini escono, ma il post-it con scritto di tenersi per mano cade e finisce sotto la scarpa del più piccolo, così i due si dividono. E si perdono nella metropolitana di Londra. La folla di persone nei sotterranei è variegata: impiegati, uomini in tenuta sportiva, musicisti che suonano in un angolo (con il giubbotto degli Who) … E altrettanto vari sono i messaggi che arrivano dai cartelloni pubblicitari: foto turistiche, un manifesto dei Cure, Elton John … La gente ha fretta, pochi stanno ad ascoltare il b

I GERANI DI BARCELLONA

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  Carolina Pobla, Garzanti VOTO: 7.5 Siamo nel 19 28 Il libro si apre con la storia della famiglia Torres, fino alla tragedia che porterà il buio nella casa e convincerà le due sorelle Remedios e Rosario a lasciare Algeciras per Barcellona. Sono loro i “gerani” che sbocciano colorati e forti dopo un lungo inverno. Parallelamente seguiamo il viaggio di Tobías nel Nord America, fino al suo ritorno in Spagna. I due filoni narrativi si uniscono. E scoppia la guerra. Ne vediamo gli effetti sulla città: Barcellona si trova in una bolla in cui inizialmente i Repubblicani mantengono il controllo, fino al crollo della situazione e la vittoria definitiva dei Militari. Per Tobías comincia un periodo duro, perché i suoi principî non gli consentono di fare la tessera del partito . Rosario, che ha preso il nome di Charito, ha avuto una breve carriera come cantante, un sogno che si è spento nel matrimonio (perché all’epoca si dava per scontato che una donna sposata non lavorasse), e vive nel rim