TOY STORY 4




TOY STORY 4 mi è piaciuto tantissimo!

Ammetto di non ricordare bene i film precedenti, quindi mi limiterò a qualche breve impressione su questo.
Al centro c’è ancora e sempre il cowboy Woody ma il “suo” bambino è cresciuto e lui e gli altri giocattoli sono stati regalati alla piccola Bonnie.
C’è però un nuovo personaggio che svolge un ruolo fondamentale: Forky, un giocattolo fatto di elementi riciclati e che quindi inizialmente pensa di essere spazzatura e si vuole continuamente buttare nella pattumiera. Ovviamente il messaggio non poteva che essere disneyano, della serie “Tu sei unico e speciale”, ma la gag funziona e il cucchiaio multiuso isterico è divertente, anche se non so se l’intento fosse quello di trattare il tema della depressione (Forky ripete: “Io sono spazzatura”, ma in realtà l’immondizia è il suo luogo sicuro)
Mi è piaciuta la scelta di una cattiva / non-cattiva: Gaby – la bambola dell’antiquariato che sarà antagonista di Woody – vuole solo la sua occasione di trovare una “sua” bambina. Gaby rende palese il meccanismo di identificazione che unisce bambina e bambola e che è universale: valeva per le Barbie in America come per Rika-chan in Giappone
La pastorella Bo – che ha trovato la libertà nel vasto mondo – incarna invece il nuovo archetipo di eroina forte, che non aspetta di essere salvata.

Non sono un esperta dal punto di vista tecnico, ma le scene con il Luna Park illuminato e quella romantica dei lampadari nel negozio sono bellissime da vedere. Inoltre ci devono essere delle citazioni cinematografiche che io non ho colto del tutto (Le marionette malvagie non erano già in un film horror?)

Come ho già accennato, il film è ricco di momenti che strappano qualche risata, anche grazie a personaggi nuovi come Bunny e Ducky, appesi al chiosco del tirassegno gestito da un tizio sempre un po’ imbambolato (fumato?)
Tuttavia non manca la commozione: per la lealtà di Woody – valore che lo Sceriffo pone sopra ogni cosa – e per l’incerta sorte dei protagonisti (il gatto Dragon si sarà davvero mangiato la nostra amica Polly Pocket?)

Il finale molto aperto lascia sperare in un seguito




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