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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

L'AMANTE DI BARCELLONA

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  Care Santos, Salani Data di pubblicazione: 3 settembre 2020 VOTO: 9 L’AMANTE DI BARCELLONA è romanzo molto ambizioso sull’amore per i libri. C’è chi tratta i volumi nel modo sbagliato, come un “oggetto di ostentazione” - come fa Pérez de Le ó n (il cognome è composto e va pronunciato sempre per intero!) - e chi scambia i libri per la libertà e la libertà per i libri - come Ángel Brancaleone, libraio antiquario e avventuriero. I personaggi sono intriganti e ben delineati ma forse un po’ troppo schematici: Néstor Pérez de León è il prototipo dell’antagonista malvagio, piccolo brutto e zoppo; Ángel è il perfetto eroe; Carlota Guillot è la donna angelicata, dama di una delle storie di cavalleria di Walter Scott che lei ama leggere. La vicenda del nuovo romanzo di Care Santos si svolge in uno dei periodi più turbolenti e complicati della Storia spagnola, ossia la prima metà dell’Ottocento, con la dominazione napoleonica e tutti i successivi cambiamenti sociali, politic

LA CENA DEI SEGRETI

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  Care Santos, Salani VOTO: 8.5 Tutto parte nell’estate del 1950, da un gioco crudele, un gioco di ragazzine in un collegio spagnolo. Ci si sposta poi nell’estate del 1981, quando Olga – una delle quattro amiche coinvolte in quella notte fatale – decide di organizzare una rimpatriata, a cena nel nuovo ristorante della sua sorella gemella Marta, che fisicamente è identica a lei ma sembra più un modello base. Attraverso capitoli dedicati alle cinque donne, scopriamo cosa è avvenuto quella notte e come si sono evolute le loro vite in quei trentun’anni, proprio in funzione degli avvenimenti di quella sera, quando avevano quindici anni. Ho letto LA CENA DEI SEGRETI (titolo originale MEDIA VIDA , ossia il nome del ristorante di Marta, che in spagnolo vuol dire “Mezza Età”) per paragonarlo alla nuova opera di Care Santos tradotta in italiano, che mi è stata data da leggere in anteprima per Salani e intitolata GLI AMANTI DI BARCELLONA . Il nuovo libro si concentra sulla prima metà dell

NESSUN AMICO SE NON LE MONTAGNE

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  NESSUN AMICO SE NON LE MONTAGNE dell’autore curdo-iraniano Behrouz Boochani è un libro molto particolare che mescola generi e stili. È innanzitutto un memoir, che rientra a pieno e in maniera eccellente nella letteratura carceraria. L’odissea su un barcone dall’Indonesia verso l’Australia è una toccante testimonianza di quanto avviene quotidianamente anche sulle nostre coste, e allo stesso modo, la reclusione per cinque anni sulla remota isola di Manus (Papua Nuova Guinea) è uno specchio di ciò che succede a Lampedusa. La narrazione dei fatti è affidata a migliaia di messaggi scritti con un cellulare fatto entrare di nascosto (ma come otteneva la corrente?). La prosa unita alla poesia eleva il testo dalla sola testimonianza nuda e cruda, rendendola invece una prova di sensibilità artistica; ma a questo stile misto di versi e frasi si mescolano anche considerazioni sociologiche di valore accademico, come ad esempio identificando il Sistema carcerario con la Kyriarchia, concetto int