LAST DAYS





LAST DAYS è un film di Gus Van Sant ispirato a Kurt Cobain, ma attenzione, NON è un biopic, ossia la storia generale corrisponde, ma non i dettagli.
Nel film, il protagonista si chiama Blake. È molto giù ed è stanco del suo lavoro come musicista e soprattutto della logica distruttiva dell'industria musicale, quindi si rintana a casa sua, in Lake Washington Boulevard, Seattle. Fin qui gli eventi descritti corrispondono a realtà ma - forse per vivacizzare - nel film ci sono anche Luke e Scott, che vivono al piano di sopra. Non è ben chiaro  chi debbano questi due personaggi: all'inizio pensavo che si trattasse degli altri due membri dei NIRVANA ma poi vengono nominati altri due ragazzi e poi e comunque, ad essere onesti, Dave e Krist erano amici sinceri di Kurt e non l'hanno mai sfruttato; poi a un certo punto c'è una scena di sesso gay e Dave e Chris / Krist non erano sul serio omosessuali anche se ogni tanto giocavano quel ruolo davanti ai fotografi.
Blake e i suoi vicini ricevono anche alcune visite, anche se a dire il vero si trovano molto raramente insieme nella stessa stanza. Tutti questi incontri sono in qualche modo simbolici.
Per primo arriva un impiegato delle Pagine Gialle che ha evidentemente sbagliato indirizzo e parla a Blake di un annuncio pubblicitario per vendere pezzi di ricambio; lui sta al gioco e gli dice che il successo - che Kurt compitava sucksex -  è soggettivo.
Subito dopo Blake riceve una telefonata dal suo manager che gli chiede se ha intenzione di fare il prossimo tour e se non voleva proprio la fama. Quando lui non risponde, quello continua a blaterare su questioni di soldi.
Mentre Blake è strafatto, in TV va in onda un video dei Boys II Men. Ovviamente non si vede in modo chiaro il logo di MTV ma il videoclip simboleggia proprio quei meccanismi patinati e finti.

A questo punto arrivano due ragazzi della chiesa mormone  che spiegano a Luke e Scott il ruolo dell'agnello sacrificale nell'antichità
Penso che sia per questo che il protagonista si chiama Blake, in omaggio al poeta inglese William Blake che inserì spesso la figura religiosa dell'agnello nei suoi CANTI D'INNOCENZA. A questo proposito, va anche notato che in salotto è appeso un quadro con una cruenta scena di caccia, ben visibile sullo sfondo mentre i personaggi parlano. Non che Kurt fosse un essere puro, sicuramente ha fatto le sue sciocchezze, ma era senz'altro sensibile ed è stato immolato sull'altare dello showbiz.

Poi arriva alla villa il detective privato assunto dalla moglie di Blake per trovarlo (questo è un dato reale: si trattava dell'investigatore Tom Grant) accompagnato da un amico di Blake, che nel film si chiama Donovan ma dovrebbe essere Dale Crover, batterista dei MELVINS.
Mentre sono in macchina, l'investigatore racconta una storia apparentemente senza senso su un tipo americano che si spaccia per un mago cinese e alla fine vince una gara di popolarità contro un vero mago orientale. Questo ci dice che il mondo dello spettacolo ti impone una maschera che non ti appartiene (Kurt ha scritto: "Sono così stufo di fingermi qualcuno che non sono per andare d'accordo con la gente")

L'unica a cui importa qualcosa di Blake è l'assistente sociale che gli chiede come sta e se ha sentito sua figlia, che è una bambina piccola. È significativo che l'assistente sociale sia interpretata da Kim Gordon, la cantante dei SONIC YOUTH che è stata una buona amica di Kurt nella vita reale.



Ovviamente, il momento più sciocaccante è quello in cui Blake tira fuori il fucile dall'armadio della camera da letto (perché qualcuno gli ha lasciato un appunto così sinistro a riguardo?). Lo spettatore sa già che se compare un fucile, prima o poi dovrà sparare.
La colonna sonora è stupenda,  con molti brani composti dall'attore Michael Pitt, che ha una validissima band grunge chiamata PAGODA ("Death to Birth" ti strappa il cuore!) La somiglianza nella voce, nello stile e nell'aspetto fisico sono sorprendenti, anche se chiaramente Pitt non ha un'ulcera!  Mi ha molto colpito Inoltreun commento lasciato sotto un video DEI PAGODA che diceva:  "Hey blonde, Stay away from gunshots". Inoltre, nel film sfilano tutti i vestiti più iconici di Kurt: il maglione a righe rosse e nere, il cardigan verde (che però non è proprio uguale), il cappello con le orecchie di pelliccia, la sottoveste nera (come gli sta bene quella sottoveste....!)

https://youtu.be/79P7akrhLvY

LAST DAYS è un buon film ma ha i suoi limiti. Per esempio non si parla del mal di stomaco, che sarebbe anche una chiave per capire la tossicodipendenza di Kurt.

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