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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

CREPITIO DI STELLE

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  Jón Kalman Stefánsson, Iperborea VOTO: 8.5 CREPITIO DI STELLE è una saga famigliare che prende le mosse ai primi del Novecento con la generazione dei bisnonni e arriva agli anni Duemila con un Io narrante quarantenne. Il motore principale del racconto è l’amore che lega come un filo rosso i personaggi, ma non si può ignorare che l’ambientazione ha un ruolo fondamentale: Reykjav ík - capitale che resta comunque al di fuori del mondo - ma anche la bellissima, maestosa natura nordica. Viene in mente il DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE, con il marinaio intento a fuggire dalle sue stesse radici, che incontra una donna stupenda e terribile. Così era il bisnonno, sempre alla ricerca di nuove avventure. Il padre è invece un uomo ben radicato, con la sua piccola utilitaria e la sua cazzuola – la nuova donna (la matrigna) che spunta una mattina come un troll sconosciuto e prepara un’indigesta pappa d’avena. Per quanto possa sembrare che esista una cesura tra città e campagna, il ci
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  Sydney Smith, Orecchio Acerbo VOTO: 8 Un bambino vaga per le vie di una metropoli (New York?) e ne viene fagocitato. È questo che fanno le grandi città: hanno braccia grandi che ti accolgono, ma possono anche spaventare. Il rumore incessante del traffico, dei taxi che suonano il clacson … può essere un concerto ma, per un bambino a cui piace la musica, è meglio accovacciarsi sul davanzale di una casa in cui qualcuno si esercita al piano, o sulla cima di un albero spoglio. È un modo per non crescere mai, come Peter Pan che si fermava ad ascoltare le storie di Wendy. Per assonanza, mi ricordo anche il libro UN ALBERO CRESCE A BROOKLYN : in questo titolo è espresso a parole lo stesso concetto che Sydney Smith esprime coi disegni. Piccoli fiori rossi che crescono a ridosso di un muro, nel grigiore e nel freddo. Un gattino si è perso, ma il bimbo è grande; ce la può fare. Prende l’autobus, scende e va a piedi. Taglia per le scorciatoie ma bisogna fare attenzione ai vicoli bui. PICCOL

IL RIFLESSO DEL PASSATO

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  Dan Chaon, NN Editore VOTO: 10 + IL RIFLESSO DEL PASSATO è un libro complesso, in cui le vite dei protagonisti si intrecciano a poco a poco svelando frammenti degli avvenimenti. Vediamo Jonah, che cresce nel ventre della “balena” che è sua madre Nora (una mezzo-sangue Sioux); ma non è lui ad essere gettato in mare. Prima di lui, Nora ha dato via un bambino, che aleggia come un fantasma o come un amico invisibile nell’infanzia di Jonah. È esattamente come in IL SELVAGGIO di Guillermo Arriaga, in cui il piccolo Juan Guillermo cresce giocando sui tetti con il gemello morto Juan José. Jonah è come un changeling, un bambino scambiato. Poi vediamo Troy, barista e piccolo spacciatore di droghe leggere, padre di un bimbo di sei anni e lasciato dalla moglie Carla, persa a Las Vegas nel vortice della droga. Siamo a St. Bonaventure (Nebraska), un paesino in declino circondato per chilometri dalla prateria: sono i paesaggi dell’America profonda, lontani da città come Chicago e Denver. Tr

QUI GIACE UN POETA

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                                                Ma quello in copertina è Morrisey? AA.VV., Jimenez Edizioni VOTO: 8 QUI GIACE UN POETA è un volume che racchiude sessanta viaggi sulle tombe di altrettanti artisti. Si tratta per lo più di letterati, ma anche di musicisti ed artisti figurativi. Trattandosi di una raccolta a firma di diversi autori, lo stile è eterogeneo, pur mantenendo sempre l’alta qualità a cui ci ha abituato la casa editrice Jimenez. Ci sono narrazioni scritte sotto forma di esperienza personale, come racconto in terza persona o come dialogo con l’illustre defunto; una cosa non cambia mai nel corso di queste pagine, ed è il tono: mi sono tenuta il libro come lettura della fine di ottobre certa che sarebbe stata ottima per Halloween, ma in realtà non è così. In generale, in ciascun racconto si respira familiarità. Sono tutti ringraziamenti verso qualcuno che è stato d’ispirazione feconda, qualcuno che – con le sue parole – ha rappresentato un punto di svolta, un’epifa