Damon Galgut, E/O VOTO: 8.5 Un uomo in fuga trova un passaggio da un prete. Dopo un momento di amicizia e condivisione tra i due, il prete fa all'uomo certe proposte ma l'uomo lo respinge; al che il prete lo minaccia di denunciarlo alla polizia e l'uomo, per reazione, lo uccide e ne seppellisce il corpo in una cava, ruba tutta la roba del prete - tonaca compresa - e si presenta alla parrocchia in veste di nuovo sacerdote. È interessante come Galgut, attraverso questo espediente, metta in luce la disparità ancora esistente tra bianchi e neri nel Sudafrica post-apartheid. Lo fa con osservazioni puntuali e un'ambientazione che di fatto spacca la società. Il linguaggio è essenziale e scabro e la narrazione viene portata avanti per quadri, come con delle pennellate precise o come se si trattasse di un lungo poema. Il titolo stesso, che trasforma il protagonista da aggressore a cacciato, ricorda la dicotomia di William Blake tra Tigre e Agnello. I personaggi vengono raramen...
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