DIABLERO (STAGIONE 1)





Diciamolo subito: io di solito do un voto, ma in questo caso è difficile. Cioè, mettiamolo in chiaro: DIABLERO è un capolavoro di trash messicano e, in quamto tale, si meriterebbe almeno 8 ma se i registi J.M. Cravioto e Rigoberto Castañeda si volevano prendere sul serio, allora bisogna abbassare il punteggio a 6 (vogliamo parlare della scena col topo sbudellato che viene posseduto da un demone e attacca il prete??). Ad ogni modo alcune sfumature mi fanno pensare che ci sia dell’ironia, quindi confermerei un 8.

In breve la trama: Elvis Infante (Horacio García Rojas) è un diablero professionista ovvero, per tradurlo con una semplificazione italiana “un esorcista”. Infatti, siamo in una Città del Messico in cui i demoni sono tra la gente, anzi addirittura c’è chi si fa possedere apposta per partecipare a dei combattimenti à la FIGHT CLUB!
Elvis e sua sorella Enriqueta – che diventa poi Keta, che è anche il diminutivo di Ketamina (!) - (Fátima Molina) insieme a Nancy (pronunciato alla messicana, come si scrive) (Giselle Kuri) aiutano il sacerdote Ramiro Ventura a cercare la figlia che lui ha avuto prima di prendere i voti. Infatti la bambina è stata rapita, insieme ad altri tre, da una sorta di strega, una diablera.
I personaggi mi sono piaciuti molto, soprattutto Nancy, che è un “contenidor de demonios”, cioè riesce ad evocare i demoni e a controllarli, scacciandoli poi utilizzando la musica. Proprio questo è l’aspetto che mi è piaciuto di più: usare la musica per tenere a bada i tuoi fantasmi.
Anche Ventura (Christopher Uckermann) è un personaggio interessante: da giovane ha attraversato un momento molto difficile dal quale si è salvato grazie alla fede ma adesso, entrando in contatto coi demoni che sono reali, lì a Città del Messico (cioè, fuor di metafora, conoscendo le brutture del mondo) ha qualche dubbio. Ventura è quindi un personaggio complesso, profondamente umano e affascinante e per questo un plauso va anche all’attore Christopher Ucermann che, stando a Wikipedia, ha già interpretato diversi film e ha anche una carriera come cantante con il gruppo pop RBD, nato all’interno della telenovela REBELDE.
Tuttavia, per me la vera rivelazione della serie è stata Giselle Kuri nel ruolo di Nancy: bellissima e assolutamente splendida nel ruolo del “contenitore”, forte e indipendente (se penso che è nata nel 1993 mi sento una vecchiaccia . Sarei curiosa di leggere il romanzo di Francisco Hagherbeck (“El Diablo me obligó” tradotto in italiano col titolo DIABLO), dal quale è stata tratta la sceneggiatura, ma ammetto di avere un po’ paura perché non saprei proprio che stile aspettarmi. Quali lati della storia sono stati messi in risalto?

Giselle Kuri e Christopher Uckermann

Ovviamente non vi dirò altro della trama, ma ho trovato molto intrigante il grado di sincretismo ben presente, con naturalezza, non solo nei riti dei diableros, ma anche nella vita quotidiana: negli incantesimi c’è un’affascinante mescolanza di latino e nahuatl (la lingua degli Aztechi) e anche nei gesti è viva l’antica tradizione.
Ah, un’ultima cosa: senza fare nessuno spoiler vi rivelo solo che gli ultimi due episodi sono una bomba e la stagione si chiude con un cliffhanger assurdo!

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