BUGIE D'APRILE
VOTO:
9
In
aprile, Kôsei Arima incontra Kaori (in realtà si scriverebbe KAWORI), una
bravissima violinista un po’ fuori dagli schemi della classica.
Kôsei
era un pianista perfetto, un bambino prodigio, detto “il metronomo umano” ma
dopo la morte della madre purtroppo non riesce più a sentire il suono della
propria musica, e quindi ha praticamente abbandonato il piano.
Tuttavia
Kaori gli chiede di farle da accompagnatore durante l’esibizione per un
concorso ufficiale. Il concorso va male.
Dopo
questo primo fallimento i due non demordono ma Kaori si ammala e viene
ricoverata all'ospedale. Preoccupati, gli amici e l’insegnante di musica di
Kôsei si prendono cura di lui.
Nonostante
lei stia uscendo con il suo migliore amico, Kôsei si innamora di Kaori.
In
questo anime anche i personaggi secondari sono importanti e ben caratterizzati
e il disegno , morbido e pulito, aiuta a delinearli anche nei loro tratti
psicologici.
Non
è soltanto una storia sulla musica classica né soltanto una storia romantica.
Ovviamente,
trattandosi di un anime “scolastico”, vediamo i famosi club del dopo-scuola. Ad
esempio, Tsubaki – la migliore amica di Kôsei e sua vicina di casa – gioca a
baseball, mentre Ryôta – l’amico che sta con Kaori – gioca a calcio, ma è
chiaro che non si tratta assolutamente di uno spocon. È commovente ma non stucchevole – dato che non voglio fare
spoiler, non dirò nulla del finale né svelerò qual è la bugia del titolo (sì,
perché la bugia È UNA SOLA, al singolare!).
Dato
Che Kôsei Arima, per il trauma della malattia e della morte della madre non
sente più il suono del piano, forse potrei accostare quest’opera di Naoshi
Arakawa al romanzo MUSICA di Yukio Mishima proprio perché qui la protagonista
sembra soffrire dello stesso disturbo ma, dato che l’autore non si sofferma molto
sui risvolti psicologici del problema , preferirei provare a leggere il saggio
MUSICOFILIA di Oliver Sacks che tratta lo stesso tema.
Restando
nell'ambito degli anime, vengono subito in mente due titoli: NODARAME CANTABILE
e PIANO NO MORI ma mi sono stati sconsigliati entrambi, uno per i disegni poco
curati (addirittura chi me ne parlava li ha definiti “kakkô warui”, quindi “sfigati”!)
e il secondo per l’animazione che mi dicono essere legnosa.
Niente
a che vedere con BUGIE che invece è fluido e trasmette in modo vivo sia la
musica sia i sentimenti senza mai risultare noioso. Consiglio anche la versione
cartacea, in cui i brani passano in maniera dinamica anche grazie a delle brevi
spiegazioni fornite ala fine di ogni capitolo da specialisti del settore (la
storia dell’anime è fedelissima al manga originale).
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