ALLA RICERCA DEL PRINCIPE DRACULA

 


Kerri Maniscalco, Mondadori Oscar Vault 


VOTO: 7.5

ALLA RICERCA DEL PRINCIPE DRACULA è il secondo volume della tetralogia dedicata a Audrey Rose Wadsworth (vi rimando alla recensione del primo volume - SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE - sempre qui sul blog).https://scarletcage4.blogspot.com/2021/11/sulle-tracce-di-jack-lo-squartatore.html

Dopo aver contribuito a risolvere il caso di Jack lo Squartatore, la protagonista parte per la Transilvania per iscriversi al più prestigioso istituto di medicina legale d'Europa che però si trova nel famigerato Castello di Bran, un tempo dimora di Vlad III l'Impalatore – anche noto come Dracula.

E giù al villaggio, una serie di raccapriccianti omicidi fa tremare le persone superstiziose, che pensano che il Principe sia tornato in vita.

Intanto nella scuola si accende la competizione per aggiudicarsi i due ambiti posti in palio e quasi tutti guardano con un po' di sospetto e sprezzo Audrey Rose per il fatto che lei è una donna che vuole intraprendere la carriera di anatomopatologa. Almeno all'inizio, il suo unico amico è Thomas Cresswell, venuto con lei da Londra.

Ancora una volta Kerri Maniscalco mescola sapientemente realtà storica e finzione per creare un'ambientazione gotica, stavolta con cenni di dark academia – sottogenere in cui una scuola è il setting per avvenimenti misteriosi e inquietanti.

Il fatto che si scopra un po' di più sul passato di Thomas lo ha reso più umano e meno antipatico rispetto al primo libro: il personaggio indugia meno sulle deduzioni compiaciute alla Sherlock Holmes ma ha sempre la battutina pronta, perciò comunque risulta un po' stucchevole. E anche tutte le fisime amorose di Audrey Rose possono risultare un po' noiose, ma bisogna tener presente che il romanzo è ambientato nel 1888 e quindi è comprensibile un minimo di ritrosia alla Jane Austen.... un minimo però!

Ho trovato un po' piatti tutti gli altri compagni di corso, mentre le caratteristiche dei professori e del direttore sono ben delineate.

Come spiega bene l'autrice nelle note storiche che completano il libro, Audrey Rose si ispira alle idee liberali di Mary Wollstonecaft, fondatrice del femminismo e – aggiungo io – a Mary Shelley, nota per aver scritto FRANKENSTEIN. Il romanzo gotico non è semplicemente un horror, ma indaga il rapporto tra Uomo e Scienza.

Amando le storie dell'orrore, ho particolarmente apprezzato le atmosfere create dalla Maniscalco, che inserisce bene i dettagli storici nella trama, dosandoli senza appesantire ma anzi, rendendo la lettura avvincente.

Ancora una nota sulla splendida edizione Oscar Vault Mondadori con poster, pagine bordate di bordeaux, una bellissima e macabra illustrazione come incipit prima dell'inizio e meravigliose immagini all'interno.

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