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GLI AFFAMATI

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Mattia Insolia, Ponte alle Grazie  Voto: 8.5 Paolo e Antonio sono due fratelli di ventidue e diciannove anni con un passato traumatico. Vivono soli a Caporotondo, un paesino triste del Sud Italia e tra loro si è creato un equilibrio. Paolo è costantemente spinto dalla rabbia; mentre Antonio anela ciò che non ha, sia a livello emotivo che materiale. In una spirale di violenza in cui non è possibile esprimere i sentimenti né a gesti né a parole la storia procede verso un climax discendente che, secondo me, è l'unica pecca in una storia la cui cifra complessiva era la disperazione. Dal punto di vista stilistico, ci sono molti "dialettismi", specie nei dialoghi (senza ricorrere al vero e proprio dialetto, ma insistendo su una forma di scrittura "parlata" che ricorda la dimensione orale del racconto), ma è una scelta logica che non infastidisce il lettore, con una componente di semplicità incisiva. Già dalla dedica del libro, Insolia è bravissimo a scrivere scene for

LA VITA DEGLI INSETTI

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Viktor Pelevin, Minimum Fax (1993)  Voto: 8  In Crimea, tre personaggi discutono di un affare da avviare a Mosca: parlano di testare il prodotto russo.  Solo in seguito si capirà che i tre sono in realtà zanzare e il prodotto è l'emoglobina degli esseri umani. Tra filosofia e umorismo, Viktor Pelevin fa parlare gli insetti - le falene, le mosche... in una narrazione post-moderna della condizione della Russia contemporanea. Cosa sono le zanzare che trattano con un loro simile statunitense se non la rappresentazione del complesso equilibrio  odierno tra le due super-potenze? E la mosca che ha una "relazione" con un militare e resta gravida fino a diventare così grossa da non riuscire ad uscire dalla sua umile tana. Solo una delle larve sopravvive divorando le altre, segno delle antiche vestigia zariste/ sovietiche che diventano qualcosa di nuovo, vuoto, violento e brutale. Le due falene che  disquisiscono di filosofia e del significato della vita e della morte sono il segno

LA VEGETARIANA

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  Han Kang, Adelphi Voto: 10 Yeong-hye è una donna sposata da cinque anni. Dopo aver fatto un sogno violento - in cui vedeva del sangue e una faccia - diventa improvvisamente vegetariana (anzi vegana), suscitando preoccupazione e scandalo in famiglia. Infatti, sia il marito sia il padre reagiscono alla notizia in maniera spropositata.  Il secondo capitolo del libro è incentrato sul cognato di Yeong-hye, che comincia ad avere pensieri erotici su di lei dopo aver scoperto che la donna ha ancora la macchia mongolica.  Essendo un video artist, decide di filmarla completamente nuda e dipinta di fiori - il suo corpo trasformato in un'emanazione vegetale. Ma la moglie - sorella di Yeong-hye - scopre tutto e decide di far internare la sorella, che nel frattempo sta progressivamente smettendo di mangiare, convinta com'è di essere un albero. È un libro sulla rinuncia, sul limite, che ricorda per certi versi NOI SIAMO LUCE e per altri le atmosfere oniriche di LA FORESTA TRABOCCA. Ci si ch

LA CONDIZIONE

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  Jennifer Haigh, Mondadori Voto:7.5 La Condizione è la storia della tipica famiglia americana e racconta prima i problemi conguagli di Fank e Paulette, poi le vite dei tre figli - Billy, Scott e Gwen. Il primo è un cardiologo di successo a New York che, essendo gay, non ha il coraggio di fare coming out. Il secondo è il figlio scapestrato, che non è riuscito a finire la scuola ed è scappato senza farsi sentire per anni. Gwen ha la sindrome di Turner in forma lieve, diagnosticata quando lei aveva tredici anni, alla fine degli anni Settanta. Negli anni Novanta Gwen lavora come antropologa fisica in un museo di Pittburgh e si sente frustrata come se alla sua vita mancasse qualcosa. Billy ha un rapporto stabile e cerca il modo di dirlo ai genitori. Scott è tornato e si è sposato con Penny e ha due figli. Al minore viene diagnosticato un deficit di attenzione, e Scott capisce di averne sofferto anche lui, il che gli ha portato diversi guai L'autrice indaga tutti i problemi pratici e ps

TRIANGULUM

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Masande Ntshanga, Pidgin  Voto: 7 meno Una ragazza, la cui madre è misteriosamente scomparsa, inizia vedere una "macchina" fluttuante che le indica delle forme geometriche, dei triangoli. Esse potrebbero essere collegate alla sparizione di tre ragazze. Attraverso un sostrato fantascientifico - mancano infatti le spiegazioni complicate del genere sci-fi più hard - TRIANGULUM parla soprattutto dei danni ecologici del presente e affronta la Storia del Sudafrica dal 1960, anno della fondazione dell' African National Congress e del suo braccio armato, fino alla situazione dopo l'abolizione dell'apartheid. Le vicende della protagonista sono intrecciate a quelle di due diversi gruppi di eco-terroristi, che agiscono sia con iniziative di hackeraggio sia con dimostrazioni. Viene trattato anche la tematica LGBT, anche se in maniera sfumata e poco approfondita (avrei voluto sapere qualcosa di più sui diritti delle persone omosessuali in Sudafrica). Ma questa è una pecca gene

I MANGIATORI DI BUDDHA

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  Barbara Demick, Iperborea  VOTO: 9 In questo reportage giornalistico, l'autrice spiega con chiarezza e in maniera documentata la situazione del Tibet dal primo avvicinamento dei cinesi con la Lunga Marcia del 1934-35 fino ai giorni nostri, con la serie di immolazioni di monaci del 2008-2013. Mi è piaciuta la scelta di inserire in modo antropologico interviste e storie di vita di persone non direttamente nelle questioni politiche, ma che comunque da esse vengono toccate. Il libro può essere integrato da due letture interessanti, per capire e approfondire la conoscenza di una regione poco nota: innanzitutto il romanzo di Lama Yangzom Tsering QUANDO LA NOSTRA TERRA TOCCAVA IL CIELO, che ripercorre la Storia di un popolo vista attraverso le difficili e sofferte peregrinazioni dal Tibet occupato degli A Cinquanta, al Nepal e infine al Canada.  In entrambe le letture emerge il ritratto di un gruppo che sembra aver perso le proprie radici ma le ritrova nell'immutabilità delle tradiz

ZERO K

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  Don Delillo, Einaudi  Voto: 8.5 Ross decide di portare sua moglie, gravemente malata, in una struttura all'avanguardia spersa nel deserto del Kazakistan. Qui Artis verrà sottoposta a criogenesi e si sveglierà solo dopo cent'anni o più, quando le malattie saranno sconfitte e l'Uomo sarà virtualmente immortale.  Delillo si interroga sul senso stesso della morte e del futuro. Secondo l'antropologo Marc Augé , noi viviamo in uno stato di eterno presente (chiamato "non-tempo") e siamo incapaci di accettare la fine. Ancora, secondo il sociologo coreano Byung-chul Han abbiamo volutamente allontanato da noi il dolore. Dunque, si chiede Delillo, che significato ha l'arte in un tale contesto?  Convergence sembra un luogo / non-luogo a sé stante, dove bizzarre installazioni comunicano una sensazione di spaesamento: ci sono i manichini senza volto - così assimilabili ai corpi rasati pronti per l'ibernazione - gli schermi sui quali vengono proiettate scene di a