LA LEGGENDA DELLA CACCIATRICE DI SPIRITI




Esther Park, Mondadori 

Voto: 7.5 

Seomoon Bin è nata con la capacità di vedere gli spiriti.

Siamo in Corea, in un anno imprecisato dell'era Joseon (1392-1910).

Il re Hwi è salito al potere dopo rivolgimenti di successione e ha sposato come regina la figlia del consigliere di Stato, una ragazza ambiziosa, alla quale il ruolo subalterno di consorte del sovrano sta stretto: vorrebbe essere lei a prendere le decisioni, ma questo è impossibile per il semplice fatto che è una donna.

Cheareong è stata cresciuta da un indovino che in realtà è un eopshin - un serpente protettore dei granai e dell'abbondanza - e che, sotto spoglie umane, sta cercando sulla Terra l'anima perduta e frammentata di Yeomra, Signore degli Inferi.

Mi sono piaciuti molto gli sviluppi che fanno comprendere la composizione di corte e gli intrighi di palazzo.

Molto interessante anche la mitologia tradizionale coreana alla base del romanzo.

Non ho apprezzato invece l'intreccio romantico tra Bin e Eunho,  Primo Consigliere del re: l'autrice, che finora ha scritto romantasy puri, dà un taglio troppo stucchevole alla storia d'amore.

È da rimarcare l'importanza del linguaggio e della scrittura (espressa allora in caratteri cinesi hanja), che fa riflettere non solo sulla magia ma anche in generale sul processo creativo letterario.

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