KOTO - L'ANTICA CITTÀ IMPERIALE
Voto: 9
KOTO - L'ANTICA CITTÀ IMPERIALE è un romanzo di Yasunari Kawabata del 1961, apparso originariamente a puntate sul giornale.
La vicenda narra di due gemelle, Chieko e Naeko, separate alla nascita per via della credenza che i gemelli portassero sfortuna.
Così, ancora in fasce, Chieko viene abbandonata davanti alla casa di un mercante all'ingrosso di stoffe per kimono e, molto amata dai suoi genitori adottivi, cresce nel lusso e nella raffinatezza.
Naeko, invece, resta nel paese di Kitayama e ben presto deve andare a lavorare con le squadre che tagliano e levigano i tronchi di cedro.
Il romanzo mostra la ben nota distinzione socio-antropologica tra Natura e Cultura: come influisce l'ambiente che ci circonda nella nostra crescita personale come individui?
Nel 1961 fu condotto davvero un esperimento sociologico di separazione dei gemelli, cosa che suscitò non poche discussioni sul piano etico e morale.
Kyōto è la vera protagonista del libro: si descrivono con eleganza i paesaggi e le numerose feste estive dell'antica capitale giapponese (quindi la lettura può risultare un po' difficile per chi si approcciasse per la prima volta alla letteratura nipponica).
Forse le coincidenze fortuite sulle quali ruota la trama possono apparire un po' forzate, ma bisogna tener presente che a Kyōto la fede shintoista negli dèi è molto radicata.
La postfazione di Wataya Risa - giovane autrice dell'ottimo INSTALL - è illuminante per capire alcuni aspetti del romanzo e spiega, tra l'altro, che nella versione originale Kawabata usa forme arcaiche oppure tipiche del dialetto di Kyōto, che si perdono completamente in traduzione.
Non ho apprezzata molto la veste grafica di questa nuova edizione perché, nonostante i kanji in bianco sulla costola facciano un bel effetto, il titolo è riportato solo di lato e su una fascetta rimovibile.

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