METÀ FUCO, METÀ ACQUA

 


Wang Shuo, Orientalia Editore (edizione precedente: Mondadori)


Voto: 7 


METÀ FUOCO, METÀ ACQUA è incentrato sulla vita del giovane delinquente Zhang Ming, che vive grazie a truffe e frutta mento della prostituzione. L'autore non dà nessun giudizio morale su tale condotta, e tratteggia il personaggio in modo chiaro; tuttavia non si può evitare di provare una sensazione negativa leggendo come lui tratta la giovane studentessa d'arte Wu Di. Lei si innamora perdutamente di Zhang Ming, tanto da decidere di emularlo diventando sua collaboratrice.

Si avverte la netta frattura tra chi vive una vita basata sull'esperienza e chi invece si rifugia nello studio; allo stesso tempo questa dicotomia è lo specchio del divario tra "vecchia" e "nuova" Cina (il romanzo è del 1999 ed è emblematica la scena in cui Zhang Ming e il suo amico assistono a una conferenza, sbeffendo gli oratori).

La storia tra il protagonista e Wu Di si conclude in modo tragico e lui, arrestato a seguito di una retata della polizia, viene mandato al confino per un periodo di rieducazione.

Tornato libero, decide di lasciare Pechino per visitare un'isola nel sud della Cina, un luogo mistico, meta di pellegrinaggio.

Qui incontra una ragazza -- Hu Yi -- e se ne innamora. La love story segue un copione che gli ricorda la traumatica esperienza precedente. Solo che stavolta sarà lui a farne le spese.

Il libro è scorrevole e bilancia bene il gusto poetico cinese e la modernità letteraria, ma devo dire che non mi ha particolarmente impressionato.

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