LA VEGETARIANA

 





Han Kang, Adelphi

Voto: 10

Yeong-hye è una donna sposata da cinque anni. Dopo aver fatto un sogno violento - in cui vedeva del sangue e una faccia - diventa improvvisamente vegetariana (anzi vegana), suscitando preoccupazione e scandalo in famiglia. Infatti, sia il marito sia il padre reagiscono alla notizia in maniera spropositata. 

Il secondo capitolo del libro è incentrato sul cognato di Yeong-hye, che comincia ad avere pensieri erotici su di lei dopo aver scoperto che la donna ha ancora la macchia mongolica. 

Essendo un video artist, decide di filmarla completamente nuda e dipinta di fiori - il suo corpo trasformato in un'emanazione vegetale.

Ma la moglie - sorella di Yeong-hye - scopre tutto e decide di far internare la sorella, che nel frattempo sta progressivamente smettendo di mangiare, convinta com'è di essere un albero.

È un libro sulla rinuncia, sul limite, che ricorda per certi versi NOI SIAMO LUCE e per altri le atmosfere oniriche di LA FORESTA TRABOCCA.

Ci si chiede cosa effettivamente ci rende umani, e il risultato è un romanzo conturbante, sensuale e molto forte che per me ha presentato diversi punti trigger. 

Altra possibile connessione scaturisce con il film coreano I'M A CYBORG, AND THAT'S OKAY, in cui una ragazza in una casa di cura si rifiuta di mangiare essendo convinta di essere un robot. In questa pellicola, si trova una soluzione positiva mentre nel libro di Han Kang non si vedono spiragli.

Ho trovato tutti i personaggi secondari irritanti, dal comportamento eccessivo, per niente preparati a supportare la protagonista.

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