JUNIPER & THORN
Ava Reid, Ne/on
VOTO: 7.5
Marlichen Vashchenko e le sue due sorelle sono le ultime vere streghe della città di Oblya, assediata dalla modernizzazione e dallo smog. Marlichen viene spesso apostrofata come "insignificante", mentre Undine e Rose sono bellissime (una crudele e tagliente, l'altra intelligentissima). La protagonista però ha un cuore docile, che la induce a sottostare a un padre reso famelico e a affettivo da una maledizione. Marlichen vorrebbe credere nelle favole, e una sera incontra effettivamente il suo Principe Azzurro: è Sevas, un ballerino. Si potrebbe pensare che sia lui a salvare lei, ma in un realtà si tratta di personaggi complementari. Entrambi vittime di abusi, si completano e si capiscono a vicenda.
Ava Reid descrive due anime bisognose d'amore, che sfuggono alle convenzioni e non rifuggono la brutalità e la bruttezza del mondo ma anzi, accettano le proprie cicatrici diventando più forti grazie ad esse.
L'autrice si è ispirata alle fiabe più cupe dei fratelli Grimm, ma io ho ritrovato anche agganci con altri "classici contemporanei": innanzitutto ROSEMARY'S BABY.
Infatti, come nel libro di Levin, ci si interroga su chi sia il vero mostro, o se sia possibile cambiare un'indole "mostruosa" attraverso un influsso benefico.
La risposta della Reid non è univoca: a volte l'amore può soffocare, a volte il mostro convive con noi nel profondo. IL GINEPRO E LA SPINA è una favola moderna che contraddice la tradizione impostazione patriarcale delle storie e, seguendo quello che doveva essere anche il pensiero dei Fratelli Grimm, coniuga il razionale all'irrazionale.
Siamo di fronte al lato più oscuro, come nella serie GRIMM.
Per il world building dal sapore vagamente russo (si parla di Zar e Zarine e rubli), ma non per la storia, JUNIPER & THORN mi ha ricordato invece la saga di TENEBRE E OSSA, che però è rivolta a un pubblico più giovane.
Per quanto riguarda il tema dell'industrializzazione, mi pare che potrebbe esserci un filo conduttore con ONE DARK WINDOW di Rachel Gillig, che però non ho ancora letto perché conto di riceverlo a Natale.
Non mi hanno fatto impazzire le scene di sesso troppo crude e dettagliate: io tendo a preferire contorni più sfumati.
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