ANIMA



Wadji Mouawad, Fazi editore 


Voto: 10


Una donna viene brutalmente uccisa in casa. Unico testimone: il gatto. Da qui si dipana la vicenda umana del marito, Waach Debch, che si sviluppa tutta (o quasi) attraverso il punto di vista di vari animali: ci sono diversi felini e cani, uccelli che vedono gli umani dall'alto, pesci nella loro boccia... 

Wahhch parte alla ricerca dell'assassino non tanto per vendicarsi, quanto per darsi pace in un suo monologo interiore, che riporta a galla il passato. Inizia così un viaggio tra Canada e Stati Uniti, tra le riserve e i motel economici.

Si tratta di uno stile narrativo particolare e originale che ha però dei punti di contatto con altre opere che ho letto recentemente. 

Ad esempio, in ALLA GOLA di Henry Hoke a parlare è un puma, costantemente indeciso tra mangiare un essere umano o diventarne uno.

Esistono in effetti similitudini e differenze tra i due libri: mentre per Mouawad gli animali sembrano investiti di una sorta di saggezza antica, in Hoke essi vedono solo ciò che hanno di fronte (ma citano Eraclito). Parallelamente in entrambi gli scrittori emerge il bisogno di Dar voce a un'istanza muta.

ANIMA ha molto in comune anche con QUANDO NON MORIVO di Mariangela Gualtieri: la raccolta di poesie si concentra sul parallelismo tra bestie e umani, evidenziando come gli uni siano muti mentre gli altri sono dotati di parola (e di poesia), ma come in fondo l'uomo non sia altro che un "animale estatico" che trova posto nell'ambiente-mondo.

Altri particolari che accomunano le due opere sono: il riferimento all'anima come soffio vitale che pervade uomo e Natura; e la menzione di un'aura nera di sofferenza.

Mouawad è anche drammatico, e nella scrittura si nota la sua abilità con le parole.

Ho visto il film LA DONNA CHE CANTA, tratto da una sua pièce teatrale e incentrato sulla guerra in Libano (tema che torna anche nei suoi romanzi come sotto-testo autobiografico).

ANIMA è un libro scritto con uno stile scabro e potente che mette a nudo la violenza insita nell'animale-Uomo. Forse il miglior romanzo letto fin'ora nel 2024.


Commenti

Post popolari in questo blog

CHE GUEVARA AVEVA UN GALLO

PREDATORI