NON PER SEMPRE, MA PER ORA


Chuck Palahniuk, Mondadori


Voto: 9.5

Otto e Cecil sono due fratelli cresciuti tra mille privilegi nella campagna del Galles (ambientazione insolita per Palahniuk): si divertono guardando documentari naturalistici, facendo l'imitazione del Nonno, amandosi tra loro e... uccidendo il personale di servizio. D'altronde, l'omicidio è il business di famiglia: tutti sono impegnati in piani per eliminare celebrità divenute scomode - da Judy Garland a Marilyn Monroe fino a Jim Morrison e Kurt Cobain.

 Solo Otto e Cecil non hanno ancora trovato posto in questa "Azienda" quanto mai sui generis; ma quanti anni hanno? L'età anagrafica è confusa - il calendario e l'orologio in casa sono fermi dal giorno della scomparsa di Papà.

Solo da alcuni dettagli si evince che sono passati venticinque/ trent'anni; eppure Otto e Cecil ancora si crogiolano nella loro perpetua infanzia. Com'è possibile? L'autore ha qui voluto rappresentare il mondo delle dipendenze e la sofferenza di chi ne è affetto e di coloro che stanno vicino a queste persone, dunque le scene sessuali sono metafore. Ma bisogna tener presente che stiamo pur sempre parlando di Palahniuk e quindi i molteplici riferimenti erotici sono ben vividi e ripetuti, e fanno anche una certa impressione. 

Non mancano i temi cari allo scrittore di Portland: il consumismo che ci divora - il mondo si divide in prede e predatori - e il bisogno quasi compulsivo di distruggere qualcosa di bello (in entrambi i casi si veda FIGHT CLUB). È trattata anche la falsità dell'apparenza nella nostra epoca, con bambole gonfiabili che assumono fattezze mostruose alla Mary Shelley (e qui si veda INVISIBLE MONSTERS)

Se in altri libri l'autore era stato meno ottimista, qui fornisce una sorta di soluzione edenica che annulla il dislivello e le differenze e soccorre chi è in difficoltà. 

Otto mette su anche diversi ambiziosi progetti, proprio allo scopo di livellare la scala sociale fino al ritrovamento di un apparente ritrovato sollievo: roulette russe che permettono di apprezzare la vita o trovare la morte (ancora una volta si sentono echi di FIGHT CLUB).

Il titolo è emblematico, e questo pensiero - "Non per sempre, ma per ora" - ricorre più volte all'interno del testo, perché nulla è duraturo.


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