IL SENTIERO

 



Drew Magary, Edizioni Mosca Bianca

Voto: 8.5


IL SENTIERO fa ufficialmente parte del weird, quel genere che - secondo il critico letterario Jeffrey Andrew Weinstock -  si concentra sul mostrare l'umanità come elemento trascurabile e spesso impotente in un universo popolato da forze oscure al di là della sua comprensione. 

Infatti , Ben è un uomo bianco di trentotto anni, etero, consulente finanziario in viaggio d'affari in una regione montana della Pennsylvania (l'esemplificazione dell'uomo comune) e, uscito dall'hotel per fare una passeggiata, si perde su un misterioso sentiero.

Da qui cominciano gli incontri più strani e orrorifici: un grillo enorme, una gigantessa cannibale, una sorta di spaventoso vampiro... Qui Magary rispetta appieno il canone del weird inserendo nella narrazione mostri che si potrebbero considerare tradizionali, ma rivisitandoli pesantemente. E troviamo poi molte altre creature inventate dall'autore, che sono la rappresentazione delle paure e delle fantasie del protagonista.

Presto verrà svelato a Ben che lo scopo del viaggio è incontrare il Produttore, ma chi è costui? È forse Dio in persona; o una sorta di Grande Fratello alla TRUMAN SHOW?

A fare da Virgilio lungo il cammino c'è uno sboccato granchio parlante, coscienza e ribaltamento semantico del fido compagno di Pinocchio.

Il percorso è cosparso dai più tremendi ostacoli - tutti descritti con crudezza horror - ma c'è qualcosa che tiene Ben ancorato al proprio obbiettivo: la famiglia. Ha infatti una moglie e tre figli che ama tantissimo, ma alla fine il vero interrogativo è uno solo, come in Calderón de la Barca: la vita è un sogno?



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