WARM BODIES

 



Isaac Marion, Fazi Editore


VOTO: 7.5

Una misteriosa piaga ha distrutto l'umanità. I pochi rimasti vivono asserragliati in cittadelle fortificate, assediati dagli zombie che di tanto in tanto vagano alla ricerca di corpi e cervelli. 

Durante una di queste battute, lo zombie R mangia il cervello di Perry e subito dopo si imbatte nella sua ragazza, Julie, ancora viva.

Qualcosa scatta in lui - forse sono i ricordi di Perry - e decide di portarla con sé nell'areoporto dismesso in cui abita con gli altri.

Quando poi lei decide di tornare a casa, lui la segue con un rocambolesco piano. R sta cambiando sempre di più, avvicinandosi a tornare vivo, e così diversi suoi amici zombie: questo non piace agli Ossuti, un clan di scheletri ancorati al loro modo di vedere le cose.


WARM BODIES è un libro piacevole, anche se per certi versi troppo teen. Mi ha dato un po' fastidio la morale finale per cui "l'amore vince su tutto" (avrei preferito che lui cedesse ai suoi impulsi e la divorasse, un po' come nel film di BONES AND ALL: "Se mi ami, mangiami").

Detto questo, che probabilmente è imputabile al mio gusto per la violenza e per gli amori contorti, la scrittura di Isaac Marion è affascinante - come si suol dire: piana di frasi da sottolineare - e mi è piaciuto il modo in cui ha saputo gestire un personaggio quasi muto, se non per scampoli di frasi smozzicate.

Si indaga anche la psicologia di Perry (il ragazzo morto) che in un certo modo resta dentro R anche dopo che l'effetto del cervello è svanito.

Mi piacciono le storie in cui compaiono degli zombie senzienti perché a mio avviso sottolineano meglio l'aspetto implicito di tutte le trame basate sui non-morti, ossia l'accettazione dell'alterità.

È interessante l'uso / non-uso dei nomi propri: i Morti non ricordano come si chiamano e non riescono a leggere, per questo rimangono sconvolti e un po' scombussolati quando incontrano tra Julie, che invece un nome ce l'ha.

È lo stesso meccanismo per cui nelle antiche credenze conoscere il vero nome di qualcuno - spirito o umano - significa possederne l'anima, la vera essenza.

Ho visto anche il film tratto dal libro, che come sempre è meno ricco e cambia alcuni dettagli, anche riguardo cose importanti per lo sviluppo degli eventi.

Alcuni hanno scritto che il romanzo è poco approfondito, ma ho letto su internet che WARM BODIES fa parte di una serie (non è chiaro di quanti volumi) e penso che bisognerebbe quanto meno leggere il prequel (edito in Italia, sempre per Fazi) per farsi un idea esaustiva.

Certamente la serie TV IZOMBIE risulta più articolata, ma si deve tener conto che ha il respiro di cinque stagioni. Entrambi hanno però un sapore post-moderno che trascende le classiche creature da film horror per confezionare qualcosa che, se non possiamo definire raffinato, certo è più vicino a una visione antropologica e concettuale del "mostro".

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