IL PRINCIPE GIALLO

 


Vasy'l Barka Tempo Sospeso

VOTO: 9


La holodomor è la “uccisione per fame”, una strategia di sterminio messa in atto dal Cremlino, che colpì i contadini ucraini nel periodo dal 1932 al 1933. Tutto il cibo veniva requisito dai funzionari di partito e bastava essere trovati con cinque spighe di grano per essere fucilati o deportati in Siberia. Era la politica messa in atto contro i kulaki che non si erano piegati alla collettivizazione forzata. Le ultime stime, basate su dati anagrafici, riportano circa sette milioni di morti.

Vas'l Barka racconta questa tragedia misconosciuta ne IL PRINCIPE GIALLO, uscito per la prima volta all'estero nel 1962 e solo nel 1991 riconosciuto nelle scuole ucraine come testo fondamentale.

D'altra parte, solo nel 2008 il parlamento ucraino e altre diciannove nazioni hanno definito “genocidio” quanto avvenuto nei primi anni Trenta e hanno proclamato l'holodomor un “crimine contro l'umanità”.

La reazione russa a tali posizioni è sempre stata la relativizzazione dell'accaduto, sostenendo cioè che si fosse trattato di una carestia naturale.

Barka narra i fatti in un libro che è crudo, straziante e duro, ma necessario in tempi in cui è urgente capire i rapporti di forza che intercorrono da sempre tra Ucraina e Russia.

La scelta è  quella di utilizzare come mezzo di comunicazione il romanzo perché la narrativa ha il potere di far entrare il lettore nella storia più di un memoir – che potrebbe apparire troppo diretto e quindi respingente.

Lo stile è mistico (Barka era molto religioso), ma si pone in primo luogo come descrizione realistica della tragedia di una famiglia che vede il circolo della morte stringersi sempre di più.

In secondo luogo si notano schizzi psicologici che riguardano tanto i componenti della famiglia quanto tutti gli abitanti del villaggio ormai in rovina. Essi restano umani pur nella disgrazia e si oppongono ai loro assassini, dipinti come diavoli.

I rimandi alle scritture sono molto forti e stratificati a partire dal titolo: l'italiano “principe giallo” potrebbe suonare fuorviante e far pensare alle fiabe, in realtà l'autore si rifà sia al Quarto Cavaliere dell'Apocalisse, quello che porta con sé la fame, sia al Principe degli Gnomi citato nelle saghe germaniche: una creatura malvagia e sanguinaria, ripresa anche da un racconto di Gogol'.

La traduzione italiana è stata fatta direttamente dall'originale e ha il pregio di aver reso scorrevole un testo di per sé difficile. Peccato che ho trovato numerosi refusi piuttosto fastidiosi!

Prendendo per buona questa seconda interpretazione legata alla tradizione popolare, vorrei citare un altro libro che accenna alla holodomor – seppur non in maniera centrale – MADRE DELLE OSSA di David Demchuk (figlio di immigrati ucraini in Canada), che mescola diversi aspetti del folklore inserendoli in chiave orrorifica nel contesto della guerra e dello sterminio.

Ho appena ordinato MARIA – CRONACA DI UNA VITA di Ilas Samchuk, prima testimonianza scritta su quanto successo nel 1932-33.

Ovviamente sia Barka che Samchuk dovettero emigrare e pubblicare le loro opere all'estero

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