TERRE SENZA DIO

 


Sean Crow, Lettere Elettriche


VOTO: 8/9


Una misteriosa Piaga ha sconvolto e decimato il mondo per un decennio. Ora non restano che pochi rifugi e comunità autonome che punteggiano le Terre Senza Dio, luoghi silenziosi in cui cresce poco o niente e dove vagano i Perduti, sorta di zombie aggressivi, che la Piaga ha lasciato vivi ma marchiati nel corpo e nell'intelletto.

Bethany scappa dal rifugio di Brightrigde con sua figlia Katrina e si imbatte in Ferris, un viandante particolare che ha la pelle grigio-nerastra ma non sembra essere stato intaccato dal morbo. Lui conduce le due fuggiasche nella comunità segreta detta la Fattoria, ma gli uomini di Brightridge sono loro alle costole. A complicare il tutto c'è la rivalità con il rifugio di Riven, un posto oscuro i cui abitanti hanno ceduto al cannibalismo per sfamare il Dio Famelico.

Ferris è un protagonista atipico: non è piacente, ma anziano e ripugnante alla vista eppure dimostra di essere un asso con la picca corta. Anche Bethany, che finisce menomata, è un personaggio sui generis. Pare che a tutte le persone coinvolte in questo libro manchi qualcosa, come se fossero vittime di un passato individuale e collettivo che il lettore scopre a poco a poco.

C'è anche il grande villian della situazione: il gigantesco e mostruoso Macellaio, campione di Riven.

Tutti sono molto ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente tanto che, alla fine del romanzo, sembra di conoscerli.

Mi è piaciuto proprio il modo di Sean Crow di costruire situazioni e drammi convincenti.

Un'interessante postfazione di Massimo Sandal mostra la letteratura zombie come metafora della catastrofe ecologica. Questo non è un libro sugli zombie in senso stretto (anche se i Perduti lo sono): si tratta di una parte ai margini del racconto, che tuttavia ha un'importanza cardine nello svolgimento dei fatti.

In diverse serie TV e film i protagonisti sono zombie senzienti, proprio come Ferris – è il caso della pellicola WARM BODIES e della serie Netflix I-ZOMBIE, esperimenti piuttosto riusciti in un panorama di genere trito e ritrito.

In TERRE SENZA DIO, le scene più “succose” e riuscite sono quelle di combattimento, tanto nel momento dell'attesa della violenza quanto nell'effettivo compimento di essa, Ovviamente tutta l'azione e l'ambientazione ha tratti medievaleggianti, come nella tradizione del miglior adult fantasy.

Lettere Elettriche sta portando in Italia ottimi titoli di questo tipo nella collana Badlands. Qui non ho riscontrato le caratteristiche tipiche del grimdark come nell'uscita precedente (CUORE DI OSSIDIANA di Micheal R. Fletcher): ci sono le scene sanguinose ma manca quasi del tutto il turpiloquio.

La scrittura di Crow è anzi molto elegante e misurata, capace di descrivere stati d'animo e paesaggi con una pennellata vivida.

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