IL DIAVOLO IN PERSONA

 


Peter Farris, NN Editore


VOTO: 9 


Leonard è un uomo su cui si raccontano molte storie: ai tempi d'oro, era un contrabbandiere in una contea senza alcool della Georgia sud-occidentale e si dice che abbia ucciso sua moglie e da allora vive in una fattoria isolata con un manichino e i suoi gatti. Di lui si dice anche che sia “il diavolo in persona”.

Un giorno dai campi arriva Maya, una ragazza di diciotto anni che fa la prostituta e sa troppe cose di un traffico di droga che coinvolge tutte le alte cariche, fino ad arrivare in Municipio.

La Georgia è divisa in ben 159 contee, ma Trickum non è tra queste. Peter Farris ha inventato un luogo ispirandosi a posti e caratteristiche reali dello Stato.

E, in questo romanzo, la Natura ha un ruolo centrale nella descrizione minuziosa dei particolari di flora e fauna locali. La terra è una protagonista de IL DIAVOLO IN PERSONA, una terra che a volte dà e a volte prende, altre volte ancora cela segreti.

Per Leonard, il paesaggio è famigliare e si trova spaesato quando va in città; per Maya è l'esatto contrario e tutto è una scoperta.

Farris scrive un noir ridefinendo i canoni del genere. I personaggi sono delineati con pochi tratti decisi e secondo stilemi precisi: il vecchio di poche parole col grilletto facile che però nasconde un lato tenero, la donna in fuga che cerca una speranza, una banda criminale senza scrupoli. 

Si scoprono alcune cose dell'America rurale: piccoli dettagli della forma mentis che lasciano stupiti, come per esempio il fatto di bere la Coca Cola con le arachidi dentro! 

La vicenda sembrerebbe atemporale perché potrebbe essere ambientata ai giorni nostri come negli anni Cinquanta, ma ci sono i segnali d'allarme che Leonard nota intorno a sé: i campi di mais e di cotone lentamente sostituiti da quelli di soia, i cambiamenti avvenuti in città da quando lui, quarant'anni prima, percorreva la statale – file e file di centri commerciali e fast food.

Lo stile di scrittura è a metà tra l'hard boiled crudo e diretto e il poetico, con questa immersione nelle aree coltivate che suscita riflessioni filosofiche profonde sul senso della vita e della morte, e sulla giustizia.

Nelle edizioni NN, è sempre molto interessante la NOTA DELLA TRADUTTRICE.  In questo caso Valentina Daniele - che ha tradotto, tra gli altri, la Rowling, Matt Haig e Terry Pratchett - nota le difficoltà di definizione di un'ambientazione così ricca di sfumature.


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