KALLOCAINA

 


Karin Boye, Iperborea

Voto: 7.5


KALLOCAINA è una distopia classica scritta nel 1940.

Ci troviamo in un mondo in cui vige un unico Stato e tutto è controllato.

Il chimico Leo Kall inventa un siero della verità con il quale è possibile scoprire i pensieri delle persone, che parlano come se fossero in preda all'ebbrezza alcolica. Così il reparto del dottor Kall viene a conoscenza dell'esistenza di una cellula di dissidenti che si riuniscono in case private e sembrano avere una sorta di religione (cosa vietata dal regime).

Il protagonista agisce come un antieroe, interrogandosi continuamente sulla moralità della sua invenzione, fino a quando non appare chiaro che la polizia utilizzerà questo mezzo per perseguire i reati di pensiero in una realtà in cui ogni momento della vita dei cittadini è monitorato da una telecamera, un Occhio.

Anche il personaggio del capo di Kall, Rissen, è abbastanza interessante nel suo restare ai margini eppure essere comunque, in qualche modo, diverso. 


Le similitudini con altri romanzi distopici appaiono evidenti. In primo luogo bisogna considerare NOI di Zamjatin come primaria fonte di ispirazione per la realtà creata da Karin Boye. Qui non c'erano le telecamere, ma le case erano fatte di vetro per essere costantemente sotto lo sguardo vigile dei Custodi.

La Boye è stata principalmente poetessa e questa sua propensione lirica si evince non tanto nello stile quanto nelle considerazioni che porta avanti, con un'attenzione particolare per il punto di vista femminile espresso dalla moglie del protagonista. La coppia ha tre figli, uno dei quali, pur essendo molto piccolo, è già stato mandato ai campi per l'infanzia, dove i bambini sono addestrati a diventare soldati, e questo ricorda certi regimi totalitari attuali come ad esempio la Corea del Nord. I ragazzini perdono la fantasia e il gusto per la magia, cosa che rimane (seppur edulcorata) all'interno di una società che fa della scienza il suo vessillo.

È interessante notare come autori della prima metà del Novecento vedessero il futuro. Anche noi ora siamo controllati da telecamere e cellulari e il Grande Fratello di Orwell – filtrato attraverso il film THE TRUMAN SHOW – è diventato una barzelletta per imbonire il pubblico, quando invece la realtà è molto più stringente (e ben raffigurata dalla serie PERSON OF INTEREST).

L'uso di droghe come la Kallocaina rievoca IL MONDO NUOVO di Houxley in cui una sostanza detta Soma garantisce di isolarsi da tutto, ma c'è qui un inversione di termini perché i personaggi ricordano quanto detto durante le sedute e ne provano imbarazzo: invece di essere un modo per fuggire, la Kallocaina immerge ancora di più nei propri pensieri. E torna un interrogativo che ci si pone sempre: in questi casi si parla a vanvera oppure si è completamente sinceri?

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