DEVIATE



 Jay Kristoff, Mondadori Oscar Vault


VOTO: 10

È difficile scrivere la recensione di DEVIATE, perché è il secondo libro della trilogia di LIFELIKE e quindi non si può svelare troppo della trama senza fare spoiler.

Posso dire solo che ci si sofferma sui “devianti” – da cui il titolo – e in particolare la figura di Lemon acquisisce importanza, mentre nel primo libro era più che altro una spalla per Eve.

La ragazza si trova in una base sotterranea insieme ad altri devianti: ragazzi nati con qualche dono particolare (nel loro caso sono talenti psichici ma si può trattare anche di anomalie fisiche).

Si nascondono dalla Fratellanza, una setta di estremisti religiosi convinti che “solo i puri prospereranno” e che danno la caccia ai devianti per ucciderli.


Questo romanzo di Jay Kristoff non soffre della cosiddetta “sindrome del libro di mezzo”, per cui il volume centrale di una trilogia ha meno impatto e risulta in qualche modo più lento e noioso degli altri.

DEVIATE è ricco di azione e colpi di scena, con momenti di combattimento davvero al cardiopalma. I personaggi sono tutti caratterizzati benissimo e ci si affeziona facilmente, specie ai “fenomeni” e alle loro strane capacità.

Le strade dei protagonisti si dividono in modi imprevisti e ci si chiede chi siano i buoni e chi i cattivi nella storia. Ci si interroga anche su questioni più ampie, come per esempio l'importanza della famiglia o dell'amore, o sul tempo che occorre per imparare a vivere.

L'orizzonte del nuovo mondo distopico creato da Jay Kristoff si allarga: nel primo libro avevamo conosciuto solo pochi punti nella geografia della nazione ipertrofica chiamata Yousay; ora ci troviamo di fronte a una miriade di cittadine, tutte accomunate dalla rovina e dalla desolazione, in cui l'unico passatempo sono gli scontri tra robot al Palaguerra, offerti dai signori della guerra locali (panem et circenses, come dicevano i latini). 

Gli scontri sono sempre molto cruenti, ma restiamo nell'ambito della fantascienza – cioè non c'è la volgarità voluta del genere grimdark fantasy che caratterizza NEVERNIGHT.

La separazione dei personaggi crea scenari diversi che si alternano togliendo un po' di efficacia alla tensione drammatica ma mantenendo alta l'aspettativa.


Come ho già detto per il primo volume, l'edizione curata da Oscar Vault Mondadori è stupenda, con pagine colorate fucsia magenta e doble cover

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