LIFELIKE (LIFEL1K3 VOL. 1)

 


Jay Kristoff, Mondadori Oscar Vault 


VOTO: 10


Ci troviamo in un futuro post-apocalittico, quando le bombe della quarta guerra hanno distrutto l'America (e il mondo?) così come la conosciamo. Eve vive in una landa desolata chiamata Le Scorie insieme a suo nonno Silas Carpenter e alla sua migliore amica Lemon Fresh.

Eve è una combattente del PalaGuerra ed è stata imbattuta per otto incontri contro i più terribili robot, spietati e aggressivi, che non riconoscevano più le Tre Leggi fondamentali: 1) Un robot non può recare danno a un essere umano; 2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani 3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questo non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Ma durante uno scontro qualcosa cambia: Eve sembra capace di “grippare” i bot di classe più forte solo con un movimento della mano.

Questo le mette alle calcagna i membri di una congrega di fanatici religiosi e diversi esponenti delle corporazioni che controllano il mondo attraverso la tecnologia.

A complicare il quadro, Eve e Lemon trovano in una discarica un robot che sembra in tutto e per tutto un ragazzo vero... e poi Silas viene rapito.

Missione: andare a salvarlo nell'antica roccaforte della Gnosis Lab.


Alcuni dicono che Jay Kristoff abbia tratto ispirazione da altre saghe sci-fi ma io, che sono quasi digiuna di fantascienza ho trovato LIFELIKE molto originale. Forse (ma solo forse) ho sentito echi di Robin Hobb in certe parti, e la struttura della città di Armada – fatta di vecchie imbarcazioni – somiglia alla città pirata de LA GUERRA DEI PAPAVERI, ma le similitudini sono solo vaghi accenni. Per il resto questa trilogia è una sorprendente rilettura in chiave futuristica della storia di Anastasia Romanov.

Per scrivere la recensione, ho guardato il film Disney ANASTASIA e devo dire che della storia originale restano solo delle reminiscenze: perché il “sembiante” trovato da Eve e Lemon pensa che Eve si chiami Ana? E, in questo contesto di rivisitazione, il Predicatore / cacciatore di taglie sulle tracce della protagonista sarebbe Rasputin?

Mi sono piaciuti moltissimo la descrizione vivida degli ambienti e l'uso della lingua sempre al di sopra della media – con alcune invenzioni e neologismi tipici del genere fantascientifico / fantasy, che servono a creare un world building convincente. In questo caso, si entra fin da subito nel mondo creato da Jay Kristoff.

Come sempre, superlativa e curatissima l'edizione di Oscar Vault, rifinita fin nei minimi particolari: pagine colorate, copertina doppia, un bellissimo sotto-copertina e un'utile mappa dei luoghi.

Io ho tenuto la cover dell'edizione inglese, ma anche l'illustrazione dell'edizione americana è stupenda.





Commenti

Post popolari in questo blog

CHE GUEVARA AVEVA UN GALLO

I GERANI DI BARCELLONA

TERRE SENZA DIO