DOROTHY DEVE MORIRE

 

Danielle Paige, Harper Collins


VOTO: 8.5


DOROTHY DEVE MORIRE è un retelling in chiave dark della storia de IL MAGO DI OZ.

Dorothy è tornata nel Paese di Oz ed è diventata una principessa tirannica.

Anche gli altri personaggi non sono come li ricordiamo dal libro di Baum: il Leone è sanguinario, il Boscaiolo è capo di una milizia di uomini meccanizzati e lo Spaventapasseri è un sadico dedito a terribili esperimenti.

In questo mondo, i Buoni sono Cattivi e viceversa.

Per sovvertire questo stato di cose ci vuole una persona speciale. Così l'Ordine Rivoluzionario dei Cattivi assolda Amy Gumm, una ragazza atterrata a Oz per via di un tornado. Come Dorothy viene dal Kansas, è povera, viveva in una roulotte con una madre alcolizzata.

Amy inizia un addestramento nel quartier generale dell'Ordine e poi partecipa a un piano ordito per assassinare Dorothy. Con elementi di dark academia, la protagonista impara a combattere e gli vengono insegnati anche magia e buone maniere.

Mi è piaciuta molto la scrittura di Danielle Paige, che è stata brava a ricreare le atmosfere e i paesaggi immaginifici di Oz.

I personaggi sono ben delineati, sia quelli che già conoscevamo sia quelli nuovi, creati dall'autrice. Tra i migliori vanno segnalati l'enigmatico Pete e il Mago (ma perché è ancora a Oz?)

La parte al castello, con Amy sotto copertura, è forse un po' lenta ma si riprende quasi subito con un colpo di scena perché Amy decide di fare di testa sua e di non aspettare istruzioni.

È importante sottolineare che questo libro è il primo di una tetralogia in cui gli altri tre non sono ancora stati tradotti in Italia, ma spero che la Harper Collins provveda a breve.

Non mi piace l'artwork di copertina che segue l'edizione originale ma non mi fa impazzire.

Dopo aver letto questo libro, ho acquistato WICKED di Gregory Maguire, altro retelling di OZ, nella splendida edizione commemorativa di Oscar Vault, ma ancora non ho avuto tempo di leggerlo. Mi è anche venuta voglia di riprendere in mano il libro originale, che io possiedo nella meravigliosa versione illustrata da Benjamin Lacombe ma, per fare un lavoro accurato, dovrei trovare il tempo di leggere il ciclo completo di Oz scritto da L. F. Baum, anche se è sceso un po' nella mia graduatoria di gradimento quando ho scoperto che si tratta di un'apologia del cristianesimo.

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