NIKETCHE - UNA STORIADI POLIGAMIA

 



Paulina Chiziane, La Nuova Frontiera


VOTO: 7.5


Rami è una donna mozambicana sposata da vent'anni con Tony, ma scopre che il marito la tradisce, e allora va a casa della rivale per picchiarla. Viene fuori che le donne nella vita del marito sono ben cinque!

Rami decide di istituire un regime di poligamia regolamentata, con i turni coniugali e tutto il resto ma il marito si trova stretto in questa situazione.

In Mozambico ci sono forti differenze culturali tra città e campagna; e tra nord e sud: il sud riconosce per diritto tradizionale un regime patriarcale mentre nel nord si ha un'istituzione matrilineare.

Si crea una sorta di sorellanza tra le cinque mogli e ne scaturisce la possibilità di emanciparsi da una situazione di sottomissione: le donne iniziano ad avere delle loro piccole attività commerciali e a non dover dipendere più da Tony per quanto riguarda i soldi, ma il bisogno d'amore tipico delle ragazze resta.

Nel libro ci sono moltissimi passaggi su cosa significhi essere donna – ed essere donna in Africa – fin quasi a sembrare ripetitivo ma Paulina Chiziane vuole sottolineare l'importanza che il femminismo ha avuto nelle conquiste degli ultimi anni.

La scrittura è magistrale e poetica, davvero ottima, con frequenti immagini prese dalla Natura, caratteristica che ho ritrovato in altri apprezzati scrittori mozambicani come Mia Couto e Ondjaki.


Qui il fulcro della rieducazione delle nuove generazioni per l'autrice sta nel creare una via di mezzo che tenga presente tradizione e Storia, senza che questa prenda il sopravvento schiacciando le identità specifiche delle varie etnie che compongono il Paese (la Chiziane parla della realtà difficile e intricata del Mozambico ma il discorso a livello antropologico funzionerebbe per qualsiasi nazione africana): non si può e non si deve sottostare alle gabbie culturali imposte dall'esterno.

Anche nel romanzo, ci sono tracce della colonizzazione e della complessa stratificazione sociale in base al colore della pelle: Eva – una sesta donna comparsa all'improvviso nella vita di Tony (ma solo in veste di amica?) è definita “clarinha” (“chiara”) e quindi più apprezzata.

Spinta dalla curiosità, Rami cerca di scoprire il più possibile sull'amore e sui riti di iniziazione femminile toccando anche segreti scomodi e per noi occidentali davvero inconcepibili come quelli legati alla modificazione genitale o l'usanza di “passare” una moglie vedova un fratello del marito secondo l'uso del levirato.

La poligamia porta comunque anche alcuni vantaggi, sia economici che quotidiani, ma appare sempre di più come una griglia che imprigiona i protagonisti – sia le donne sia Tony.

Lui vorrebbe che tutto continuasse come prima e, anche se dice che capisce di aver sbagliato, continua con il suo atteggiamento machista.


UNA STORIA DI POLIGAMIA mi ha ricordato un altro libro della letteratura africana ( per quanto questo sia davvero un macrocosmo difficilmente applicabile): PRUDENTI COME SERPENTI di Lola Shoneyin, storia di come la giovane Bolanle si debba integrare in una famiglia poligama di quattro mogli in Nigeria.

Ma secondo me la Chiziane delinea meglio i suoi personaggi perché ogni donna ha il suo carattere e i suoi pensieri mentre il libro della Shoneyin non dava la stessa impressione di approfondimento, mescolando troppo le voci in una storia corale

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