LA SCATOLA A FORMA DI CUORE

 


Joe Hill, Sperling & Kupfer


VOTO: 7.5


Judas Coyne è il cantante di uno storico gruppo metal e ha una bizzarra collezione di macabri feticci: la corda con cui è stato impiccato un uomo, il grimorio di Aleister Crowley eccetera, così quando trova l'abito infestato da un morto in un'asta online non può resistere. Ma questo spirito è malvagio e ce l'ha con lui per una ragione apparentemente legata al suo passato.

La scrittura di Joe Hill è molto immaginifica e cinematografica – ovviamente su versante horror della letteratura – e ricorda a tratti quella di Stephen King, infatti spero di riuscire a recuperare altro di questo autore che per me è stato un'autentica scoperta.

LA SCATOLA A FORMA DI CUORE è un romanzo del 2007, non è più in catalogo ma si trova in biblioteca o su eBay (ma a prezzi altissimi!) ed è quello che più mi ha colpito andando a spulciare tra le trame dei libri del terrore: adoro i riferimenti al rock e qui ce n'è pieno! Il titolo delle sezioni che compongono il romanzo è preso da altrettante canzoni heavy e anche il titolo principale secondo me doveva essere lasciato in lingua originale per cogliere la citazione di HEART-SHAPED BOX dei Nirvana.

Qui le scatole a forma di cuore sono un lietmotiv: l'abito di Craddock McDermott arriva in una grossa scatola nera; la madre del protagonista ad ogni ricorrenza riceveva scatole gialle con quella forma piene di cioccolatini, ma erano un inganno ipocrita, una facciata messa su dal padre violento.

Tutto è infatti una gigantesca metafora, e l'autore lo dice benissimo quando scrive che non si può chiudere la porta in faccia ai propri fantasmi perché ti inseguono sempre.

Anche il nome d'arte del protagonista è un gioco di parole significativo che, con un'altra grafia, vorrebbe dire “Le monete di Giuda”.

I nomi e il loro valore sono fondamentali nello svolgimento del racconto, non solo per quanto riguarda Jude, ma anche per la sua fidanzata. Da brava rockstar, lui ha avuto molte storie, battezzando di volta in volta la ragazza di turno come lo stato da cui lei proveniva. Al momento sta con Georgia ma prima la prescelta era stata Florida.

Il fatto che Jude decida ad un certo punto di lasciar perdere questa abitudine colonizzatrice di dare nomi geografici alle sue conquiste è uno snodo importante, così come lo è l'uso pervasivo della musica come mezzo per salvarsi (e in questo, il plot twist mi ha ricordato molto STRANGER THINGS 4 in cui Max fugge da Vecna grazie a una canzone).

In un certo senso, la maturazione di Jude non corrisponde a un imborghesimento ma piuttosto a una crescita: dopo una vita di eccessi, passata da una città all'altra tra droga e alcol riscopre l'amore per la campagna, i motori e gli animali. I cani infatti saranno essenziali come famigli contro lo spirito arrabbiato.

Ottimo il bilanciamento tra sangue ed eventi positivi, specie perché come ho detto, ho trovato le scene splatter molto vivide e degne di un film.

Effettivamente, diverse opere di Joe Hill hanno avuto una trasposizione sullo schermo: mi riferisco al fumetto LOCKE & KEY, che è diventato una serie su Netflix, il romanzo NO4A2 RITORNO A CHRISTMASLAND su Amazon Prime Video e BLACK PHONE, recentemente uscito al cinema.

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