FALCE

 


Neal Shusterman, Mondadori Oscar Vault


VOTO: 9.5

Siamo in un mondo futuro con confini geo-politici modificati ma chiaramente riconoscibili; un mondo in cui la tecnologia e la scienza hanno praticamente sconfitto la morte ma, in una realtà che sfiora l'immortalità, si pone il problema pratico della sovra-popolazione. Per questo motivo è nata la Compagnia delle Felci, un gruppo di individui addestrati nell'arte di uccidere o meglio, di spigolare. È un compito che va portato a termine con perizia e secondo canoni e regole ben precisi.

I protagonisti di FALCE sono due ragazzi che vengono scelti come apprendisti da Maestro Faraday, proprio perché nessuno dei due vuole diventare falce. All'interno della Compagnia si scontrano infatti due scuole di pensiero: da un lato la “vecchia guardia” di cui fa parte Faraday, che pensa che sia necessario mantenere la propria umanità per non diventare volgari assassini; dall'altro la “nuova guardia” che pensa invece che sia necessario trarre godimento dalle spigolature.

Rowan e Citra iniziano un percorso che diventerà soprattutto un cammino formativo in senso lato, nel tentativo di conoscere se stessi e, così facendo, si troveranno loro malgrado a fronteggiarsi davanti al Conclave.

L'universo creato da Shusterman è perfetto e ben congegnato in ogni sua parte, dalla spiegazione delle innovazioni mediche che hanno portato al superamento della morte fino alla presentazione del Thunderhead, un cervellone informatico in cui sono immagazzinati ricordi, filmati e informazioni di ogni tipo, un Cloud che però con il tempo ha sviluppato una sorta di sovra-coscienza senziente, arrivando a sostituirsi alla classe politica.

Anche i dettagli di questa nuova MidMerica sono intriganti. Ad esempio per quanto riguarda il computo degli anni, non più con un sistema numerico ma con uno basato sullo zodiaco cinese e poi grottescamente degenerato in una bestiario assurdo; oppure il fatto che le falci, una volta ordinate, debbano assumere un “patronimico storico”, cioè il nome di un grande del passato (da cui Maestro Faraday, Madame Curie eccetera...).

I capitoli del libro sono inframezzati da stralci dei diari di alcune falci, e questo espediente rende semplici e naturali i chiarimenti che fanno entrare il lettore in questo nuovo contesto sociale. Inoltre, nei diari le falci si interrogano su questioni filosofiche che assumono una certa rilevanza in un'umanità senza più mortalità: che senso hanno le nostre passioni e i nostri slanci? Esiste ancora la voglia di migliorarci se tanto – come sembra – abbiamo imparato tutto e ormai viviamo nel migliore dei mondi possibili?

Come corollario critico alla trilogia di Shusterman, avevo iniziato a leggere un altro romanzo le cui premesse sono molto simili, ossia LE INTERMITTENZE DELLA MORTE di José Saramago. Naturalmente si tratta di un genere molto diverso, ma la base mi pare comune e la tesi di fondo appare analoga: in primo luogo non ci può essere una religione senza resurrezione perché, in un pianeta dove gli uomini sono immortali, non ha più senso credere in un dio; in secondo luogo viene meno il desiderio di crescita personale e collettiva.

In realtà, Neal Shusterman pone la questione in modo molto più articolato: in questo ambiente che ha largamente abdicato la fede in nome del progresso scientifico, le emozioni vengono represse e regolate da nanomacchine disciolte nel sangue, così come il dolore fisico viene immediatamente tamponato ma la vera natura umana salta comunque fuori alla fine in vari modi, ad esempio con la creazione di un costrutto di credenze prese a prestito dalle vecchie religioni, o ancora con lo sbocciare dell'amore.

Parlando di falci – questo nome deriva dal fatto che i membri della Compagnia non si considerano “mietitori” e quindi agenti, ma mere armi al servizio dell'umanità – a una divoratrice di manga come me vengono subito in mente gli shinigami giapponesi (letteralmente; dèi della morte), che scendono a prendere gli uomini quando giunge il momento. La fantasia di autori come Tsugumi Ôba (DEATH NOTE), Tite Kubô (BLEACH) o Atushi Ôkubo (SOUL EATER) ha ideato serie a fumetti che trattano la figura mitologica del dio della morte, ma in un contesto ancora affetto dalla mortalità, un mondo che ancora conosce le malattie e la criminalità Inoltre, bisogna rilevare un'altra importante differenza: mentre gli shinigami sono creature sovrannaturali, i membri della Compagnia delle falci sono esseri umani, anche se elevati al di sopra delle leggi statali.

Il contesto descritto da Shuterman è in bilico tra utopia – assetto politico e morale che viene considerato un modello positivo – e distopia – cioè un assetto che diventa negativo – proprio perché non è possibile azzerare l'istinto predatorio e malvagio insito nell'uomo (“Homo homini lupus”) come invece tenta di fare il Thunderhead – che probabilmente avrà più spazio nel secondo volume della trilogia intitolato appunto THUNDERHEAD – vorrei quindi cercare alcuni paragoni per spiegare la presenza benevola ma pervasiva dell'intelligenza artificiale, ma penso che lascerò eventuali considerazioni a riguardo per il commento del secondo romanzo.



Per quanto riguarda FALCE, alcuni critici hanno sottolineato negativamente la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda Citra. In realtà io non sono d'accordo con questa visione sfavorevole. È vero che la figura di Rowan è delineata meglio, con la sua lotta interiore tra Bene e Male non in senso ampio ma strettamente individuale, tornando alla risaputa questione che “il mostro è dentro di noi”, ma anche Citra mostra comunque delle sfaccettature e non si limita ad essere la classica ragazza forte che non aspetta di essere salvata. Ma torniamo un attimo indietro. Anche qui si genera una dicotomia interessante se si analizza la cerchia di Maestro Goddard, specializzata in spigolature di massa cruente e spettacolari, un gruppo che risulta un pochino ridicolo, sempre sopra le righe, con le vesti sgargianti come i Power Rangers.

Goddard è molto affascinante e capace di entrarti in testa e, quando lavorano tutti in gruppo (una cosiddetta “elegia di falci”) i membri del suo piccolo clan diventano cinici e spietati. Tutti tranne uno, Maestro Volta. Allora ci si chiede: “il mostro è dentro di noi” o invece, come diceva Sartre “L'inferno sono gli altri”?

La struttura del romanzo è davvero ben impostata e ricca di colpi di scena che tengono il lettore inchiodato alle pagine fino alla fine.

Ancora una volta devo fare i complimenti a Mondarori Oscar Vault pert l'ottima edizione: pagine bordate di nero, la falce impressa sulla copertina rigida, sovracoperta con il poster grande dell'immagine di copertina... Lo dico ogni volta, ma va riconosciuto che Oscar Vault sta portando in Italia libri fantasy e / o young adult di qualità superiore, e sempre con edizioni favolose!

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