QUANDO L'AMORE CHIAMA, SEGUILO

 


QUANDO L'AMORE CHIAMA, SEGUILO è una raccolta di pensieri dello scrittore libanese Khalil Gibran, divisa in varie sezioni tematiche. Nella prima parte l'autore si concentra sul concetto di spiritualità: non si tratta di una visione religiosa in senso classico ma piuttosto di una sorta di panteismo naturale. Dio – identificato con il Sole - è padre ma soprattutto madre e si rispecchia in ogni aspetto dell'Universo, richiamando a sé una devozione stupefatta e quasi infantile che ricorda quella della protagonista del romanzo KLARA E IL SOLE di Kazuo Ishiguro.

Ogni cosa ha un posto preciso nello schema cosmico e non può esistere alcuna forma di prevaricazione, il che suggerisce un'innata armonia che spinge a seguire la propria indole a seconda delle doti che ciascuno ha. Al contrario dei Fiori Antipatici di Alice che deridevano la ragazzina per i suoi “colori sbagliati”, ogni elemento del creato si incastra perfettamente in un insieme circolare e proprio le sfumature hanno una funzione e un linguaggio che va scoperto e interpretato. Così la distinzione di Gibran tra Mente e Spirito rimanda ai classici greci, maestri dello scrittore libanese. L'amore è la casa dello spirito, e quindi molti brani sono dedicati proprio alla bellezza e alla purezza del sentimento; ma l'amore è un'emozione sfaccettata che racchiude in sé felicità e dolore. E dunque l'uomo innamorato desidera tutt'è due le sensazioni, laddove la tristezza trasmette un senso di pienezza e di tranquillità interiore: come cantavano i Nirvana“I miss the comfort of being sad".

Lo stupore e la gioia permeano i paesaggi e i colori in senso sinestetico, rendendoli vivi e mutevoli come un quadro di Van Gogh. Bisogna dire che questo paragone mi viene dal brano che parla della mobilità delle nuvole su un campo, ma è strettamente personale, infatti Gibran in una lettera sull'arte spedita alla sua mecenate e amante Mary Haskell dice di preferire un'espressione pittorica più volumetrica e figurativa come quella di Michelangelo.

La corrispondenza raccolta alla fine del libro testimonia la versatilità di Gibran in ambito creativo, sia come pittore che come pensatore, e ne mostra la traiettoria e la crescita. Da libanese conserva un forte attaccamento alla sua terra d'origine, un affetto critico che egli esprime anche nei brani politici della sezione intitolata AMO IL MIO PAESE. L'autore si spinge a dire di amare gli estremisti, coloro che perseguono un proprio stile perché al contrario chi cerca di essere moderato vivrà una vita senza magia e senza sogni. L'arte è “lo spirito eterno delle Nazioni”, la musica risveglia e dà voce ai fantasmi dell'inconscio; mentre il denaro è un falso dio che diventa un linguaggio globale, come in un prematuro financialscape preconizzato dall'antropologo Arjun Appadurai in un famoso saggio del 2001. Per questo Gibran incita l'Oriente a trovare – o meglio a riscoprire - una forma originale dopo il lungo sonno del periodo di dominazione persiano e turco (1050-1700). In questo senso, la cosiddetta Associazione della Penna, di cui Gibran faceva parte e che riuniva gli intellettuali libanesi-americani (tutti amici ai quali l'autore manda diverse lettere), diede una spinta notevole alla modernizzazione della parola scritta rielaborando e contestualizzando gli stilemi e i temi dei grandi americani come Walt Whitman. Infatti, le prove narrative di Gibran – di cui qui abbiamo solo pochi esempi che verranno poi estesi in COME FIORI NELLA POLVERE (vedi STORIA DI UN'ADULTERA CONTADINA) – hanno lo stesso mood letterario naturalista di COME COCCOLE DI CEDRO dell'autore statunitense.

Le lettere – scritte tra il 1904 e il 1930 spaziando da Beirut a Parigi e da New York a Boston - riepilogano e contestualizzano gli argomenti trattati in astratto nelle sezioni precedenti: l'amore per la donna idealizzata come madre e come amante (Mary Haskell e l'insegnante di francese Emilie Michel detta Micheline) l'importanza della Natura e del mondo che ci circonda, il ricordo nostalgico della patria e il ruolo centrale della famiglia si mescolano al resoconto dei problemi di salute che affliggevano spesso il cagionevole Gibran

QUANDO L'AMORE CHIAMA è quindi un compendio che aiuta a capire la mente di un artista poliedrico e cosmopolita come Khalil Gibran.

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