DANZA SULLA MIA TOMBA

Aidan Chambers, BUR


VOTO: 10



In DANZA SULLA MIA TOMBA Aidan Chambers racconta in maniera tenera ed elegante la breve storia d'amore tra Henry – detto Hal – e Barry. È una relazione fatta di piccole cose, dialoghi che sottintendono tutto restando in superficie, e scorribande sul molo di Southend ma per Hal è un'esperienza unica e totalizzante come può esserlo solo l'amore quando hai diciassette anni. I due ragazzi si incontrano in maniera rocambolesca durante una tempesta e Barry salva Hal che si è ribaltato in barca.

Barry corre a folle velocità, sia con la moto che nella vita, trascinando Hal. E Henry si lascia guidare, immaginando una persona diversa da quella che Barry è in realtà, pensando di aver trovato finalmente un amico per la pelle, un “ragazzo con il barattolo dei fagioli magici”

Il racconto inizia dalla fine: Hal sorpreso a ballare sulla tomba di Barry, ma perché Barry è morto e perché compiere un atto simile?

Le risposte arrivano a poco a poco, sotto forma di un resoconto scritto da Hal per l'assistente sociale incaricata di esporre il suo caso alla Corte dopo che il ragazzo è stato arrestato.

Con parole che sembrano non riuscire a dire tutto; che non possono spiegare l'intensità dei momenti, Hal descrive le sue sette settimane con Barry, mettendosi a nudo in modo che le frasi sulla pagina possono esorcizzare il dolore.

I giorni d'estate sono belli e spensierati; le notti avventurose; la gelosia per le scappatelle di Barry è un tizzone bruciante che alla fine si esprime in una lite, con un sasso lanciato contro lo specchio: le cose precipitano verso la fine con la stessa rapidità con cui erano cominciate.

Barry – sempre spericolato o turbato dalla litigata – ha un incidente in moto.. La sofferenza di Hal è fisica e psichica e il modo in cui Chambers la descrive è davvero inarrivabile: come tratteggia l'amore con tocchi luminosi, così descrive cupamente lo strazio del lutto che resta una questione personale, con accenti di nera disperazione. I genitori di Hal sono comprensivi perché entrambi hanno intuito ma preferiscono tacere: la madre affettuosa; il padre preoccupato ma burbero e dalla visione ristretta. Bisogna contestualizzare la storia: Chambers ha scritto il romanzo nel 1982, in un epoca lontana dalla finta inclusività odierna.


Per chiudere un cerchio di tormento, il protagonista decide di onorare un giuramento, ossia danzare sulla tomba del suo amico, in modo satirico e shakesperiano anche se la maniera in cui Hal vive il momento della morte di Barry ricorda più W.H. Aden quando scrive il suo famosissimo FUNERAL BLUES (“Non servon più le stelle; spegnetele pure tutte; / Imballate la luna, smontate pure il sole; svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco; / perché ormai più nulla può giovare"). Tutto è assoluto e irrimediabile, almeno fino all'attimo in cui un capitolo si chiude e ne inizia un altro.

Personalmente non sono per niente d'accordo col finale ma Mirko Sabatino nel suo LA VITA ANTERIORE sostiene che l'amore è replicabile e ho visto molte persone intorno a me agire come se fosse così; come se si potesse andare per tentativi ed errori. Io so che non funziona e avrei chiuso il romanzo in modo diverso, però credo di essere un disperato caso a parte: è nella natura delle cose che il fiume continui a scorrere.

Non sono riuscita a vedere il film ESTATE '85 che il regista francese Ozon ha tratto dal libro ma mi riprometto di farlo presto anche se so già che alcuni dettagli – come ad esempio la fisionomia di Barry e i suoi capelli corvini – non coincidono.


DANZA SULLA MIA TOMBA per me è stato il primo libro del 2022 e so già che entrerà nella rosa dei dieci migliori dell'anno.


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