ANIME AVVELENATE

 


VOTO: 7

Auto-pubblicato

Disponibile presso la libreria  di via Marchese di Villabianca, TEL: 091/6257426 (spedizione in tutta Italia) Palermo


Ho appena finito di leggere ANIME AVVELENATE di Domenico Scicchitano, in arte Mico Chiantella, e devo dire che è un libro che mi ha colpito per diversi aspetti. 

Innanzitutto la caretterizzazione dei personaggi è accurata e convincente. 

Il protagonista, Alessandro, è un ragazzo del paesino di Pipamaro, in Calabria, che finisce in un brutto giro e così incontriamo molti 'ndranghetisti, a vari livelli nella gerarchia di comando: dai cosiddetti "Capo Bastone" ai semplici scagnozzi. E anche in questo l'autore è bravo: porta il lettore all'interno dei meccanismi dell'organizzazione, svelandone le trame segrete. Mico non fa reportage d'inchiesta ma narra i metodi dell'affiliazione in un modo realistico, riportando elementi interessanti che io non conoscevo, anche se magari saranno noti.

I dialoghi - in cui qualche volta viene usato il dialetto calabrese - sono freschi e credibili e sempre comprensibili, anche se in alcune circostanze gli eventi appaiono un po' troppo accelerati. 

La seconda parte del romanzo è invece ambientata in Colombia, ad AVOCADO (che come altri luoghi e personaggi è frutto della fantasia dell'autore) e le descrizioni della meravigliosa natura caraibica si mescolano a scenari che ricordano vagamente NARCOS (serie che io ho apprezzato moltissimo).

Ho trovato con piacere diversi riferimenti al rock - dai Queen ai Nirvana -  e quelle Wiston Blue fumate da Alessandro che sicuramente non sono casuali; e sono convinta che Scicchitano si intenda anche di motori, vista il rimando puntuale a marche e modelli automobilistici. Inoltre fanno capolino alcuni ammiccamenti alla cultura pop italiana, come il maggiordomo che viene chiamato scherzosamente Ambrogio. 

Il protagonista è senz'altro il personaggio con il quale si empatizza di più, trovando in lui quelle qualità da "malandro" (come direbbero i brasiliani) che fanno innamorare le donne (e infatti il nostro uomo ha più di un'avventura, e anche le schermaglie tra innamorati sono rese bene, in maniera leggera e divertente). Tuttavia anche il personaggio di Don Salvatore, detto il Principe, è costruito in modo molto godibile.

Stupefacente il colpo di scena finale che unisce i due scenari. Avevo sospettato che dovesse esserci un qualche filo rosso conduttore tra la prima e la seconda metà del libro, ma non ero arrivata a capire quale potesse essere!

La prefazione spiega che cos'è la 'Ndrangheta e rende il libro fruibile anche per gli stranieri.




Tutto considerato quindi ANIME AVVELENATE è un ottimo romanzo che ha però alcune scelte lessicali o di punteggiatura che io personalmente non condivido. Si nota una buona proprietà di linguaggio in certi momenti, così come la costruzione di metafore efficaci ma alcune cose restano un po' discutibili, anche se marginali rispetto ai tanti pregi del testo: mi riferisco per esempio all'uso di Egli/Ella (che forse è comune al Sud), ai punti esclamativi e interrogativi ripetuti o l'utilizzo della "d" eufonica.  

Ma ripeto, io inviterei a sorvolare su queste pedanterie da "grammar nazi" e a soffermarsi sugli aspetti positivi di uno stile diretto e coinvolgente

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