L'AMANTE DI BARCELLONA

 


Care Santos, Salani

Data di pubblicazione: 3 settembre 2020


VOTO: 9


L’AMANTE DI BARCELLONA è romanzo molto ambizioso sull’amore per i libri. C’è chi tratta i volumi nel modo sbagliato, come un “oggetto di ostentazione” - come fa Pérez de León (il cognome è composto e va pronunciato sempre per intero!) - e chi scambia i libri per la libertà e la libertà per i libri - come Ángel Brancaleone, libraio antiquario e avventuriero. I personaggi sono intriganti e ben delineati ma forse un po’ troppo schematici: Néstor Pérez de León è il prototipo dell’antagonista malvagio, piccolo brutto e zoppo; Ángel è il perfetto eroe; Carlota Guillot è la donna angelicata, dama di una delle storie di cavalleria di Walter Scott che lei ama leggere.


La vicenda del nuovo romanzo di Care Santos si svolge in uno dei periodi più turbolenti e complicati della Storia spagnola, ossia la prima metà dell’Ottocento, con la dominazione napoleonica e tutti i successivi cambiamenti sociali, politici e urbanistici che investirono soprattutto Barcellona. E proprio la città con le sue strade, i suoi palazzi e i suoi tanti conventi è protagonista delle peripezie che coivolgono libri e persone. In particolare il tomo Mémoires secrets d’une famme publique – punta di diamante della biblioteca segreta di un mecenate francese – sembra avere la misteriosa facoltà di scomparire per aspettare nell’ombra il momento più adatto per ricomparire in un luogo impensato. Si tratta di un libro strano, dal contenuto molto spinto, un libro che non avrebbe dovuto esistere; un libro che tutti bramano o vogliono distruggere e che pare arrivare come per magia fino ai giorni nostri grazie alle indagini bibliografiche del libraio Antoni Rogés titolare della librería dell’usato Palinuro.


Leggendo delle peregrinazioni del volume erotico, che fanno da contrappunto a una parte della Storia di Spagna, viene in mente la pallina da baseball che passa di mano in mano in UNDERWORLD di Don De Lillo ma, concentrandosi sull’Ottocento iberico, Care Santos inserisce nella storia anche una divertente divagazione romantico-gotica, con un gruppo di amici dedito alle sedute spiritiche per richiamare i grandi della letteratura nazionale.


Sono pochi i romanzi storici spagnoli ambientati nel XIX secolo, forse proprio perché si tratta di un periodo molto ricco di eventi e implicazioni. Devo ancora leggere LA DAMA DI BARCELLONA di Daniel Sánchez Pardos, che tratta gli stessi anni. Ho invece preferito accostarmi a LA CENA DEI SEGRETI di Care Santos, per farmi un’idea globale dello stile dell’autrice. In quest’opera, portata in Italia sempre da Salani nel 2018, lo scenario è più contemporaneo: la narrazione si apre nel 1950 per spostarsi poi nel 1981, ma la scrittrice utilizza lo stesso alternarsi di presente e passato e sceglie anche qui di analizzare un momento “caldo” della Storia spagnola (nel 1981 avvenne il colpo di stato noto come F-23 trattato da Javier Cercas nel suo ANATOMIA DI UN ISTANTE).

Il procedimento strutturale della Santos è quindi analogo in entrambi i libri, e lo stile si mantiene sempre coinvolgente e fresco, mescolando fatti e personaggi reali ad altri immaginari. Trovo quindi che questa scrittirice catalana – che mostra con orgoglio il suo campanilismo – sia davvero da tenere d’occhio. In Spagna ha già pubblicato tantissimi romanzi che spero di veder presto tradotti, ma nell’attesa penso che proverò ad avvicinarmi agli originali.

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