LA CASA DI CARTA 4
disponibilità Netflix
VOTO: 7.5
Dopo
che il Professore (interpretato dal bravissimo Álvaro
Morte) ha attuato il Plan Wuhan per far in modo che fossimo in
casa per il 3 aprile, data d’uscita della nuova stagione, tutti
ormai abbiamo visto LA CASA DI CARTA 4.
Allora,
diciamo subito che ne ho letto critiche abbastanza negative che però
per me sono anche e soprattutto distruttive e rischiano di
fare di tutta l’erba un fascio. La serie ha in effetti alcuni buchi
di trama e pecca di alcuni scivoloni grossolani – uno fra tutti:
hanno sbagliato il vero nome di Denver – però (ed è un “però”
che fa la differenza) i personaggi sono intriganti e ogni
episodio finisce con un colpo di scena che ti tiene agganciato e ti
fa venir voglia di andare avanti.
In
questa stagione scopriamo di più su Palermo e riviviamo
indirettamente le torture partite da Rio, ed
simpatizziamo con entrambi. O meglio, Palermo resta dichiaratamente
insopportabile ma almeno scopriamo il perché! Sì, in questa parte
(composta di 8 episodi), i cattivi e gli antipatici – Alicia Sierra
e Palermo - restano tali ma assumono una sfaccettatura a
tutto tondo che li rende più umani, mentre il nuovo super-cattivo
della situazione è il Capo della
Sicurezza della Banca di Spagna, Gandía,
e alcuni svelano un lato sordido
inaspettato (Arturo). L’approfondimento
più interessante riguarda Nairobi (Alba
Flores si conferma un’ottima attrice e non vedo l’ora di vederla
anche in VIS A VIS),
che è anche protagonista di un paradosso degno del Gatto di
Schrödinger: episodio
dopo episodio non si sa se la ragazza sia viva o morta, cosicché
nell’intervallo di tempo tra uno e l’altro si verificano le due
possibilità. Al di là di questo gioco narrativo che vorrei chiamare
“ad incastri ritmici”,
il rapporto che la meticcia – detta “La Puta Ama” - instaura
con gli altri della banda è davvero intenso e commovente, anche se
ciò che avviene con il Professore mi è sembrato un po’ tirato per
i capelli; così come i flashback con Berlino che servono solo a far
rientrare in pista un personaggio molto amato dal pubblico, che però
non ha ragione di essere nella quarta stagione.
Il
personaggio che invece ho trovato più
debole è Tokyo, che è anche la voce narrante. L’attrice Úrsula
Corberó è indubbiamente brava dal punto
di vista recitativo ma il personaggio resta un po’ intrappolato
nello stereotipo della ribelle che vuole far festa.
Avrei
voluto sapere di più su Marsiglia – detto “El Mudo” perché è
molto silenzioso, forse perché è straniero - e Bogotà, che Nairobi
prende in giro chiamandolo “macho ibérico” perché è grosso,
barbuto e virile (ma anche romantico e al contempo pratico).
Una
delle cose migliori della stagione è la
grande rappresentatività messa in scena dall’ideatore
Álex Pina: ci sono infatti diversi
stranieri. Palermo è argentino e ha la
caratteristica parlata del Cono Sur, Helsinki è serbo e Marsiglia è
croato (l’attore che lo interpreta, Luka Peros, parla sette lingue
e ha doppiato se stesso in tutte le versioni!). Inoltre ci
sono la
nuova infiltrata della Banda della Resistenza, nome in codice Manila,
all’anagrafe Juanito, ora Julia, e i due
gay dichiarati Helsinki e Palermo (coppia divenuta famosa per la
crudele battuta di Palermo nella terza stagione, quella riguardante
il “Bum Bum Ciao”).
Trailer italiano della Parte 4
Personaggio
carinissimo è il vecchio Agustín, padre
di Juanito / Julia che, con la sua squadra di minatori, aiuterà il
Professore in uno dei suoi brillanti piani.
Ovviamente
la quarta stagione finisce con un cliffhanger
mozzafiato e ci toccherà aspettare fino all’estate 2021 per sapere
come proseguirà la storia!
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