NEVERNIGHT ALBA OSCURA
Jay Kristoff, Mondadori
VOTO: 9
Con
ALBA OSCURA, Libro terzo degli Accadimenti di Illuminotte, Jay
Kristoff chiude col botto! Che dire di questo romanzo (senza fare
spoiler?)
Dopo
il Venatus Magni del secondo volume la vendetta di Mia, che sembrava
compiuta, è invece rimasta a metà.
ALBA
OSCURA è molto più dinamico e brillante di GRANDI GIOCHI, che io
avevo trovato troppo statico. Seguiamo le mille avventure di Mia
persino per mare, con una ciurma di pirati sboccatissimi e impariamo
a conoscere meglio gli (ex) gladiatii che la accompagnano in una
nuova missione all’interno della Montagna Silente, sede del culto
di assassini dediti a Niah, Nostra Signora dell’Omicidio Benedetto;
ma questa gente nei secoli è diventata avida, più dedita al
profitto che al credo. In ALBA OSCURA, Sidonius, Macellaio, Cantalame
e gli altri combattenti dei Giochi diventano personaggi a tutto tondo
e incontriamo anche il pirata Cloud Corleone che è davvero una
figura interessante, a cui affezionarsi (…Ah, quel suo sorriso da
quattro bastardi!)
Come
se non bastassero tutte le migliori Lame della Repubblica, Mia ha
contro anche uno stuolo di divinità perché finalmente sappiamo qual
è la vera natura dei tenebris.
Il
linguaggio – come ho detto – è molto scurrile in alcuni punti ma
Jay Kristoff torna sul campo con note argute e divertenti,
utilizzando anche un interessantissimo espediente metanarrativo
collegato alla ragion d’essere della biblioteca dell’Ateneo
Oscuro e del bibliotecario “fantasma” Aelius (chi è in realtà?)
Ho
apprezzato tantissimo il modo in cui l’autore affronta il tema
dell’amore saffico: lo propone con semplicità, non diversamente da
una relazione etero, cioè nel modo naturale con cui bisognerebbe
parlarne.
A
questo proposito, i temi – anche importanti – sono tanti: l’amore
e i triangoli amorosi, ma anche la genitorialità e cosa significa
essere padre, la Morte e il senso di perdita, la Paura e il suo ruolo
nella nostra percezione del mondo.
La
battaglia finale che coinvolge Scaeva, Mia e l’Oratore del Sangue
Adonai è spettacolare, incredibilmente visiva.
Alcuni
hanno criticato l’utilizzo del deus ex machina, cioè del
sovrannaturale per risolvere le cose, laddove diversamente non ci
sarebbero soluzioni, ma io l’ho trovato interessante (a me piace
sempre un tocco extra-naturale)
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