L'EDUCAZIONE




Tara Westover, Feltrinelli

VOTO: 8

Per farmi un’idea de L’EDUCAZIONE, ho spulciato un po’ i commenti su Anobii ed ho trovato una frase di Rodari citata nella recensione di Francesca: “Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”. Al di là del discorso facile sullo sfacelo culturale dell’Italia, questa frase mi sembra perfetta per introdurre il memoir di Tara Westover.
La storia si apre nel 1991, quando Tara ha 10 anni. Vive a Buck Peak in Idaho e la sua famiglia è profondamente (fanaticamente? Ossessivamente?) mormona così le convinzioni oltranziste del padre – Gene Westover – si acuiscono nel 1992 quando ha luogo il cosiddetto assedio di assedio di Ruby Ridge: l’F.B.I. e i Marshall assediarono per giorni la casa di una famiglia mormona, facendo anche delle vittime tra i bambini.i
Gene Westover gestiva una discarica lavorando come rottamatore e prendeva anche appalti edilizi e come sfasciacarrozze, facendo lavorare i suoi figli con sé. Tara si abitua a maneggiare macchinari pericolosi e a costruire tetti stando a grandi altezze senza protezioni, ma gli incidenti sono numerosi e gravi: uno dei fratelli si ustiona una gamba, un altro cade da un ponteggio e ha una commozione cerebrale. I danni sono curati male perché la famiglia non crede nella medicina ed è violentemente contro il Sistema statale.
La situazione precipita quando Shawn, il ragazzo che era caduto dal ponteggio, comincia a mostrare un comportamento violento sia verso i fratelli e sorelle (in tutto in casa ci sono sette figli – due femmine e cinque maschi) sia verso le ragazze con cui esce e poi verso sua moglie.
Tara decide di lasciare Buck Peak e di studiare, prendendo esempio da uno dei suoi fratelli maggiori, e così riesce a iscriversi al college ma all’inizio si sente inadeguata. L’istruzione che ha ricevuto a casa è scarsissima, lacunosa e parziale: Tara ha 17 anni quando arriva all’Università e non sa cosa sia l’Olocausto e della schiavitù dei neri ha un’idea vaga, confusa e revisionista …
Anche i suoi rapporti coi compagni di corso sono difficili. Anche se alla Brigham Young University ci sono moltissimi mormoni, sono tutti molto più moderati di lei e le relazioni con l’altro sesso sono bloccate dalla sensazione di star commettendo qualcosa di sbagliato.
La Westover è bravissima a descrivere le ferite psicologiche e fisiche e le tribolazioni per lasciarsi tutto alle spalle. Qualcosa si sblocca quando inizia un periodo di studi a Cambridge, in Inghilterra, dove comincia un nuovo percorso interessandosi alla storiografia, al femminismo e alla psicologia. Così viene a conoscenza di concetti come “disturbo bipolare”, “manipolazione” “abuso” …. Ma dovrà accettare una frattura nella sua famiglia.

L’EDUCAZIONE è un libro doloroso ma necessario. È uno sfogo ma anche una testimonianza preziosa di una realtà che, per quanto allucinante possa sembrare, esiste ancora, e non solo in contesti culturali che noi consideriamo “distanti”.

Mi sono avvicinata a questo libro perché è uno dei pochissimi che parli con franchezza della vita in comunità chiuse. La mia intenzione era quella di usare il testo per scrivere una recensione della serie THE PATH, la nuova fatica dell’attore Aaron Paul (che conferma la sua bravura) che parla di un “movimento” (leggi setta), il Meyerismo che si basa sul libro scritto dal suo fondatore negli anni Settanta e intitolato "La Scala".
Altra serie interessante in tal senso, anche se poi prende tutta un’altra piega molto più leggera e comica, è THE UNBREAKABLE KIMMY SCHMIDT.



L’aspetto che mi è piaciuto di più è la descrizione dei rapporti famigliari: la lealtà alla famiglia nonostante gli errori che si riconoscono, il bisogno quasi fisiologico di affetto, la distorsione dei rapporti che la violenza porta con sé.
Un altro punto forte del libro è la disamina descrittiva del concetto di fede: nel corso della storia, Tara – e il lettore con lei – si rende conto che il padre ha fatto tanti errori, anche gravi, ma li ha commessi spinto dalla propria convinzione e quindi sì, la fede cieca può essere dannosa ma l’essere umano ha sempre bisogno di un’àncora alla quale aggrapparsi. Gene Westover e sua moglie hanno la credenza nel mormonismo, Tara ha trovato qualcosa di nuovo: i libri e la conoscenza, perché l’insegnamento che si può trarre da questa lettura è che il sonno della ragione genera mostri.




i Mi sono informata su Wikipedia: nell'articolo si dice che in realtà il capofamiglia – Randy Weaver – vendeva armi a un gruppo di suprematisti bianchi ma mi chiedo quanto ci sia di vero in questa accusa e quanto invece il caso sia stato montato ad arte per giustificare l’intervento, dato che Weaver era un sostenitore della disobbedienza civile e quindi non pagava le tasse e non mandava i bambini a scuola. Ma d'altronde Henry David Thoreau scrisse il saggio LA DISOBBEDIENZA CIVILE e viene considerato il padre del pensiero critico americano: nessuno l’ha fucilato per questo!

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