WEATHERING WITH YOU
Makoto Shinkai, J-Pop
VOTO COME ROMANZO: 7
VOTO COME LIGHT NOVEL: 10
VOTO COME ROMANZO: 7
VOTO COME LIGHT NOVEL: 10
Stamattina
ho finito di leggere WEATHERING WITH YOU di Makoto Shinkai.
Che
dire …. Per me è il miglior romanzo (e – non ho paura di dirlo -
miglior film) dell’autore giapponese. D’altronde io adoro
le storie in cui ci sono rimandi alla tradizione e al folklore ed
ecco qua: questa è la vicenda di Hina che è una “donna del sole”
(o, come viene tradotto nel film “una portatrice di sereno”) che
può far spuntare il sole pregando, ma solo per poco tempo e solo in
una zona ristretta. In una Tokyo estiva sconvolta dalle continue
piogge, questa dote può diventare un lavoro. Nell'impresa viene
aiutata da Hodaka, un ragazzo scappato di casa, che lei conosce in un
locale.
Hodaka,
fuggito dall’isola dove viveva (forse una delle isole di
Ogasawara?) non ha un reddito né un posto dove stare ma viene
accolto da Keisuke Suga, un uomo di mezza età che lo incontra e lo
aiuta sul traghetto. Suga e Natsumi mandano avanti un’agenzia di
giornalismo freelance che si occupa di leggende metropolitane.
WEATHERING
WITH YOU è un modo originalissimo di trattare la questione del
cambiamento climatico mettendolo in relazione non solo con gli
stravolgimenti terrestri ma anche con l’umore delle persone. E poi si sa che Shinkai ha legame particolare con la pioggia ...La storia è narrata da diversi punti di vista, il che rende la scrittura fluida, mentre gli inserti di interviste e i commenti dei "clienti" di Hina e Hodaka sono ancora legati allo stile dei light novel.
Ho rintracciato tantissimi rimandi miyazakiani sia per le tematiche ecologiste / mitologiche sia per la costruzione dei personaggi, che qui ho trovato davvero eccellente. Come ci dice lo stesso Shinkai nella postfazione del libro, lo scritto dà più possibilità di sviluppare un personaggio, rivelando parti della sua vita e sfumature del suo carattere; mentre l’approccio per immagini impone ritmi molto più veloci. Così nel libro conosciamo bene sia Hodaka che Suga, due tipi che sembrano usciti da un romanzo di Haruki Murakami.
Ho rintracciato tantissimi rimandi miyazakiani sia per le tematiche ecologiste / mitologiche sia per la costruzione dei personaggi, che qui ho trovato davvero eccellente. Come ci dice lo stesso Shinkai nella postfazione del libro, lo scritto dà più possibilità di sviluppare un personaggio, rivelando parti della sua vita e sfumature del suo carattere; mentre l’approccio per immagini impone ritmi molto più veloci. Così nel libro conosciamo bene sia Hodaka che Suga, due tipi che sembrano usciti da un romanzo di Haruki Murakami.
Il
ragazzo che scappa di casa e finisce a vivere in un una biblioteca
facendo piccoli lavoretti domestici, l’uomo di mezza età che vive
di scrittura e ha un passato tormentato, persino i pesci che piovono
dal cielo ricordano KAFKA SULLA SPIAGGIA di Murakami.
Altra
grande protagonista del libro è Tokyo – la città che non dorme
mai. Nelle pagine prima ancora che sullo schermo, ho rivisto i
quartieri, i palazzi, le vie … Per me che sono sta lì, è una vera
emozione! Certo, come Hodaka dice spesso “Tokyo fa paura” se non
sai come muoverti o se ti ritrovi solo. Da questo punto di vista, ho
apprezzato moltissimo che Shinkai abbia affrontato temi delicati e
che si sentono di rado nella narrativa giapponese: in primo luogo
si parla dei problemi di un ragazzino minorenne scappato di casa (la
polizia, i servizi sociali …), po nel film e nel libro si
incontrano gli emarginati, gli homeless, i piccoli yakuza senza arte
né parte … e infine entra in gioco una pistola che, come diceva
Murakami citando Camus “se compare, prima o poi deve anche
sparare”.
Nel
libro si nota moltissimo il lavoro linguistico dietro alla scelta dei
nomi dei protagonisti:
- Hina di cognome si chiama Amano, cioè “Del Cielo”;
- Nagi significa “calma sul mare”
- Hodaka si scrive con i kanji di “vela che sventola in alto” (per cui Hodaka – che ha 16 anni – e Nagi, il fratellino di Hina che ne ha 10 – sono in qualche modo legati dal destino di nomi marittimi, per così dire.
- Natsumi presumibilmente si scrive con i kanji di “Estate”+ “Bellezza”. L’estate e tutti i suoi simboli ha un ruolo preponderante nella storia. Intanto perché il tutto si svolge durante una (anomala) stagione delle piogge, ma anche perché ci sono tutti i segni tipici dell’estate giapponese: le sagre a cui le ragazze vanno indossando un kimono leggero, i fuochi d’artificio, la festa dei morti (che in Giappone cade ad agosto) ….
- il gatto si chiama Ame, cioè “Pioggia”
- E poi c’è la scelta del titolo internazionale WEATHERING WITH YOU. Ho fatto un po’ di fatica a tradurre questo titolo nella mia mente. Intanto non corrisponde al giapponese TENKI NO KO , ossia “La ragazza del tempo (atmosferico)”, quindi che cosa significa “weathering”? Potremmo dire: “Modificare il tempo” ma il verbo in inglese ha anche un altro significato, e cioè “Resistere” per esempio ad una tempesta.
Ovviamente
il messaggio è che con l’amore e l’amicizia possiamo cambiare il
mondo che ci sta intorno, il che se vogliamo è un po’
semplicistico e scontato ma ho apprezzato il finale – per una volta
non catastrofico.
Anche
le spiegazioni a fine volume sono molto interessanti, sia la
postfazione di Shinkai sia il commento del chitarrista dei RADWIMPS,
gruppo che ha curato la colonna sonora del film.
PROSSIME LETTURE COLLEGATE:
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LA NOSTRA CASA è IN FIAMME Greta Thumberg
POSSIAMO SALVARE IL MONDO, PRIMA DI CENA Jonathan Safran Foer
IL MONDO SOMMERSO James G. Ballard
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