INNOCENCE



VOTO: 7
DISPONIBILE: Netflix

Il sottotitolo di INNOCENCE potrebbe essere “Pensiamo ai nostri ex”!
La storia infatti ruota intorno alle vite amorose di tre coppie di giovani nella Bangkok frenetica del quartiere di Silom Road.
La domanda per tutt’e tre le coppie è sempre la stessa: riuscirà lei / lui a dimenticare l’ex e a ricostruirsi una vita.
Ogni storia presenta però delle peculiarità:

  • CLAUDIA & JC: Lei è una donna già grande, con un locale da gestire e una notte conosce un ragazzo molto più giovane di lei, JC. Ma lei pensa ancora al suo defunto marito e JC viene da una dolorosa separazione…
  • EVE & DANNY: L’attrazione c’è ma lui - che viene da Singapore - non riesce a dimenticare una ragazza – Lin – che ha conosciuto in un hostess bar …
  • SIMON & KEATON: Il loro è il rapporto più complesso e interessante. I due ragazzi si erano conosciuti alle medie, quando Keaton, che allora non si chiamava ancora così, era goffo e grasso e Simon era fidanzato con una ragazzina (che poi prenderà anche lei altre strade …). La loro amicizia e la relazione di attrazione che si viene a creare dopo è emblematica perché permette di analizzare i diversi tipi di sessualità e il modo in cui essi vengono recepiti in Thailandia. Cercando sul web, ho scoperto che la Thailandia è una Paese piuttosto liberale per quanto riguarda la comunità LGBT+, paragonabile all’enclave gay di San Francisco, e qui si vedono vari esempi dello spettro di identificazione sessuale: partendo da Simon e Keaton – che intrattiene una relazione sessuale con una donna; fino a Toffee e Mednoon che interpretano in modo diverso cross-dressing, la prima in modo più vistoso e colorato, la seconda in modo più discreto ed elegante. Devo però ammettere questi due personaggi secondari mi sono sembrati un po’ troppo caricati e comici mentre ho apprezzato moltissimo Simon e soprattutto Keaton perché sono descritti con una grande finezza psicologica (un “bravo” al regista e sceneggiatore Ekachai Uekrongtham!
    Parlando di Simon c’è una componente in più: sua madre è affetta da una grave forma di Alzheimer e il rapporto madre / figlio è tratteggiato in maniera delicata e toccante.
  • Devo dire che BANGKOK è molto più presente qui rispetto a quanto accadeva in OBJECTS OF AFFECTION (quarto capitolo della serie antologica BANGKOK LOVE STORIES, che io però ho visto per primo). Qui la metropoli è bellissima, insonne, piena di luci e colori; moderna ma anche tradizionale. Personalmente ho trovato affascinanti le inquadrature dedicate a Silom Road – la strada più animata, dove si trova il locale L’insalata di papaya di Claudia, in cui tutti si riuniscono, e mi sono piaciute tantissimo le “riprese accelerate” del traffico notturno ( Perdonatemi. Non conosco il gergo tecnico!). Gli episodi più suggestivi sono ambientati in aprile, durante il Songkhran – la Festa dell’Acqua, quando tutti scendono nelle strade e si sparano con le pistole ad acqua. I colori e la vivacità di quei momenti, che coinvolgono tutti i nostri protagonisti, sono stupendi e fanno venir voglia di partire in primavera per partecipare alla prossima festa!
Silom Road

Rispetto a OBJECTS OF AFFECTION, INNOCENCE mi è piaciuto lievemente meno perché la componente sentimentale è molto più marcata.
Alcuni lati negativi: in primo luogo avrei voluto che Uekrongtham sviluppasse meglio la storia di JC. All’inizio della serie il ragazzo ci viene presentato come un giovane inesperto, venuto dalla campagna nella grande città, appassionato di disegno e di parkour, ma questi elementi sono solo accennati.
Altra cosa che non mi ha fatto impazzire, e che avevo già notato in OBJECTS è la pubblicità sfacciata ad alcuni prodotti o marchi: prima si trattava di uno shampoo, qui di una nota catena di convenience stores.


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