IL PRINCIPE E LA SARTA


Jen Wang, Bao Publishing

VOTO: 9.75


Oggi vorrei parlarvi di una graphic novel che avrei voluto finire di leggere a giugno – il mese del Pride – ma che è perfetta in tutte le stagioni: IL PRINCIPE E LA SARTA (THE PRINCE & THE DRESSMAKER), dell’autrice sino-americana Jen Wang.
Siamo a Parigi. Sebastian, principe del Belgio, è in città con i suoi genitori per le vacanze estive e per vagliare alcune pretendenti, ma lui ha un segreto: ama il cross-dressing (ovvero vestirsi da donna, il che non è automaticamente sinonimo di omosessualità). Così, assume una sarta Frances, che di nascosto crea gli stravaganti abiti femminili di Lady Crystallia e tra i due nasce una sincera amicizia.
Sono vestiti molto particolari e inevitabilmente Lady Crystallia fa parlare di sé e crea una vera e propria moda tra le ragazze francesi. È inevitabile che le cose precipitino. I genitori di Sebastian accetteranno la sua personalità?

Questo fumetto mi è piaciuto molto e anche i colori vivaci, ai quali io non sono abituata, non mi hanno disturbata, anzi li ho trovati adatti alla storia, in grado di rendere appieno i momenti allegri (il primo abito di Crystallia, ispirato alla marmellata [!] è semplicemente lussureggiante), così come i momenti più drammatici. I disegni non sono tra i miei preferiti, o meglio, ancora una volta devo ammettere che è uno stile al quale non sono abituata: le linee sono generalmente morbide ma alcuni personaggi hanno un naso aguzzo e spropositato che in effetti un po’ mi ha disturbato!
I protagonisti sono tutti ben caratterizzati, non solo Sebastian e Frances, e tra i comprimari ho apprezzato in particolar modo Juliana di Monaco la ragazza che vorrebbe sposare Sebastian. Quale sarà la sua reazione alla scoperta del segreto dell’amato principe? Ovviamente avrei qualcosa da dire a riguardo ma non voglio fare nessuno spoiler. Anche sul finale, posso solo aggiungere che è inaspettato e strepitoso.

Ho cercato riferimenti al cross-dressing nella letteratura moderna ma con scarsi risultati. Ci sono in giro frequenti rimandi al teatro elisabettiano ma poco o nulla di più recente! Peccato perché è un argomento che mi piacerebbe molto approfondire.
A me vengono in mente un po’ di manga (in Giappone, forse complice la tradizione del kabuki, l’ambiguità di genere è molto frequente nei fumetti). Cito su tutti, i lavori delle CLAMP e in particolare LAWFUL DRUGSTORE, ma ce ne sono innumerevoli altri … Forse, per avere qualcosa di temporalmente vicino a IL PRINCIPE E LA SARTA, potrei portare ad esempio UNA RAGAZZA ALLA MODA (MADEMOISELLE ANNE) di Waki Yamato e il bellissimo Ranmaru e poi ovviamente LADY OSCAR di Riyoko Ikeda.

IL PRINCIPE E LA SARTA è un opera delicata e raffinata che tratta con molto garbo il tema importante dell’inclusione.
Da segnalare con una luminosa nota positiva l’ambientazione, sia per quanto riguarda la rappresentazione dei palazzi, dei locali e dei parchi parigini, sia per l’allure del mondo della moda, che io amo molto (o meglio, amo la descrizione dei suoi meccanismi interni NON lo sfogliare le riviste patinate!): viene mostrato benissimo il lavoro di Frances e ogni capitolo è introdotto da uno schizzo che sembra parte di un carta-modello. Ho l’impressione che l’approfondimento finale che illustra gli strumenti usati dalla Wang e le bozze dei personaggi equipari implicitamente il processo creativo di una stilista a quello di una fumettista, così come – concedetemi la divagazione – in PORCO ROSSO e in SI ALZA IL VENTO di Hayao Miyazaki le officine di costruzione aviatoria sono poste in parallelo con gli studi di animazione.



Lista incompleta di spunti:

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE William Shakespeare
LA VITA SINGOLARE DI ALBERT NOBBS George Moore

LADY OSCAR Riyoko Ikeda
UNA RAGAZZA ALLA MODA Waki Yamato
LAWFUL DRUGSTORE CLAMP
MRS. DOUBTFIRE
TOOTSIE
THE DANISH GIRL (libro e film)

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