MUSHROOMS IN LOVE
Kei
Murayama, J-Pop
VOTO:
9 meno
Volevo
celebrare anch’io il mese del Pride parlando di un manga
auto-conclusivo recentemente uscito per J-Pop: si tratta di MUSHROOMS
IN LOVE
(きのこ人間の結婚)
di Kei Murayama.
Siamo
su un pianeta abitato da donne-fungo intelligenti e semoventi ,
organizzate in una società incredibilmente complessa e
gerarchizzata. Le protagoniste della storia sono Ariala e Eriela che,
pur facendo parte di due gruppi diversi, decidono di sposarsi. È da
specificare che in questo mondo il matrimonio è solo ed
esclusivamente tra donne perché non ci sono maschi.
Tuttavia, non lo definirei un fumetto femminista – non siamo di
fronte ad amazzoni che odiano gli uomini – e a stento lo
classificherei come manga yuri, e assolutamente non ecchi. Non
trovo un’etichetta sotto la quale incasellarlo, se non il tag che
sta girando oggi sui social:
#loveislove. Infatti, l’azione vera e propria comincia quando le
due novelle spose scoprono di non essere compatibili. Questo porta
Eriela ad ammalarsi ma nonostante questo e contro il parere delle
anziane, decidono di non separarsi.
Inizia
qui un intrigo di palazzo che coinvolge la terza Principessa. Mi ha
molto colpito questa parte della trama e soprattutto il fatto che i
membri della Casa reale abbiano un potere velenoso che uccide coloro
che vengono toccate.
Kei
Murayama non è nuovo alle trame con velati amori tra ragazze che
sono anche e soprattutto amori tra specie diverse. Nella
sua opera precedente CENTAUR
NO NAYAMI (
セントールの悩み
)
[inedito
in Italia] da
cui è stato tratto l’anime CENTAUR’S
LIFE
[disponibile
su Crunchyroll] assistiamo
alla nascita di un sentimento tenero tra una centaura e una
diavoletta.
In MUSHROOMS IN LOVE, le caratteristiche dei vari gruppi sono ben
specificate e molto interessanti, offrendo tanti spunti di
riflessione. Ad esempio, perché solo le Scrivane hanno la conoscenza
della scrittura, detenendo di fatto un grande potere, quello delle
parole? Perché le Domatrici sono una classe fuori casta ed
emarginata? Nonostante la precisione enciclopedica del manga, che
contiene anche termini scientifici molto specifici e descrizioni
accurate, questi fatti non vengono spiegati bene. E proprio qui sta
il difetto di un fumetto che altrimenti sarebbe stato perfetto.
Ovvero, penso che la storia avrebbe tutte le carte in regole per
essere sviluppata e diventare una serie lunga. Il
world building è meraviglioso e assolutamente credibile e mi ha
ricordato molto CHILDREN
OF THE WHALES
(クジラの子らは砂上に歌う)
disegni sono stupendi, molto dettagliati e
ricchi, richiamando alla memoria GIGANTOMACHIA
di Kentarô
Miura – altro bellissimo
stand-alone
di genere fantasy seinen.
Il
volume – pubblicato da J-Pop in una veste molto bella, con alcune
vignette umoristiche nascoste sotto la sovracopertina – ha un
finale molto aperto, facendoci sperare in seguito delle avventure di
Ariala ed Eriela, con la storia che potrebbe evolversi in uno slice
of life.
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