ALICE & ZOROKU


Voto: 9
Disponibilità: Crunchyroll


Recentemente, mi sto appassionando ai cosiddetti “retelling” e, dato che uno dei miei libri preferiti è ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, ovviamente mi è piaciuto l’anime intitolato ALICE & ZOROKU (アリスと蔵六). Le premesse non sono tra le più originali. La piccola Sana riesce a scappare da un istituto nel quale si fanno esperimenti e incontra fortunosamente il vecchio Zôroku e decide di andare a vivere da lui. L’uomo ha una nipotina che si chiama Sanae (quindi il suo nome è molto simile a quello di Sana) e, dato che la ragazzina è carina e gentile, si prende cura di Sana. Tuttavia bisogna dire una cosa: Sana è un po’ particolare: è nata in un luogo chiamato Wonderland ed è in grado di far materializzare qualsiasi cosa pensi o desideri.
Un giorno, Sana incontra Hatori Shikishima, una ragazza in grado di bloccare le persone e purtroppo nel corso di un incidente Sanae e Zôroku vengono stoppati spaventando molto Sana che invece resta immune al potere.
A questo punto, Sana per vendicarsi, porta Hatori nel suo elemento: cioè nel Wonderland ma le due restano intrappolate in questa dimensione alternativa.
Chiaramente, in questo anime i riferimenti ad ALICE sono tantissimi a partire dai maialini (carinissimi!) che compaiono nei primi episodi; fino al coniglio bianco che Sana e Hatori utilizzano per comunicare da dentro il Wonderland col mondo esterno.  Non potevo che apprezzare queste citazioni ma ci sono stati anche elementi che non mi hanno convinto. Ad esempio, penso che ci sia un uso eccessivo della CG.
Inoltre, all’inizio ci viene detto che Zôroku `è un fioraio ma noi nel corso dell’anime quasi non vediamo il negozio e questo secondo me è un peccato. Se si parla di fioristi, un bel anime (e manga) per me è stato NATSUYUKI RANDEZ-VOUS ma, riguardo le piante anche il misconosciuto manga TRA I RAGGI DEL SOLE di Tsukasa Hôjô è molto godibile.
Il principale pregio di ALICE & ZOROKU sono i disegni estermamente graziosi e curati. ALICE & ZOROKU è stato tratto dal manga di Tetsuya Imai che mi ha un po’ ricordato uno dei fumetti più belli e sottovalutati pubblicati negli ultimi anni: sto parlando di CLOTH ROAD.
Naturalmente non bisogna dimenticare che nell’universo nipponico, i riferimenti ad ALICE non si contano nemmeno: restando nell’ambito delle storie disegnate possiamo citare PANDORA HEARTS (un po’ confusionario, a mio parere), il più famoso TSUBASA CHRONICLE delle CLAMP  o il recente e bellissimo WONDERLAND  di Yûgo Ishikawa (disegni perfetti!); ma anche il capolavoro dell’animazione di Hayao Miyazaki: IL MIO VICINO TOTORO, dove il Nekobus è un chiaro richiamo al Gatto del Cheshire di Carroll.

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