MISS FISHER – DELITTI E MISTERI + IL RE DELLA NEVE
VOTO:
9
alla serie
7.5
al romanzo
Sobborghi
di Melbourne (City South) sul finire degli anni Venti. Phryne Fisher è una
ricca ereditiera che non accetta le convenzioni sociali: possiede una macchina
da corsa e un aeroplano, ama la bella vita e l’amore e si diletta a risolvere
casi collaborando con la polizia.
La
serie è basata sui romanzi dell’autrice australiana Kerry Greenwood quindi io,
per farmi un’idea, ho letto il primo, IL
RE DELLA NEVE.
Phryne
alloggia in un lussuoso albergo in città, il Windsor (realmente
esistente) ed è appena arrivata da Londra, mentre nei MYSTERIES lei ha una bellissima villa in periferia con un
simpaticissimo maggiordomo. In entrambi i casi si apprezza la stupenda
architettura tardo-vittoriana dello Stato di Victoria.
In
IL RE DELLA NEVE, troviamo poi
un vivo ritratto della società australiana di quel momento storico. Sia nella
serie sia nel libro, personaggi importanti per capire il clima sono Cec e Bert,
due tassisti che si mettono a collaborare con Miss Fisher nelle sue indagini.
La Greenwood insiste molto di più sulle loro convinzioni di “red raggers”
(slang australiano che sta per “comunisti”) e la stessa Phryne ci viene
presentata con un passato di povertà che
rende possibili frequenti riflessioni sul divario economico e di genere. Se si
considera la condizione della donna, la serie mostra una società molto più
aperta di quella europea ma in realtà il romanzo insiste sul fatto che Phryne e
la sua amica, la dottoressa McMillan, siano eccezioni ad una regola piuttosto
provinciale e morigerata rappresentata dall’assistente di Miss Fisher, Dorothy
Williams (Dot). Tuttavia il punto di forza della serie – che si sente molto
anche nelle descrizioni sartoriali del libro – sono i costumi. La protagonista,
essendo una nobildonna si cambia in continuazione ed è sempre elegantissima.
Per questo aspetto, molto curato nel period drama, la designer Marion Boyce ha
vinto il premio della AACTA (Australian Academy of Cinema & Televison
Awards) . Devo dire che parte del fascino è dato dalla bravura e dalla
bellezza della protagonista, Essie Davis
(l’attrice australiana più nota dopo Nicole Kidman) che somiglia moltissimo
alla caratterizzazione del personaggio di Miss Fisher data nel romanzo.
Abbiamo
poi una parte di romance che fa da filo conduttore tra gli episodi e che in IL RE DELLA NEVE – ripeto: primo libro di
una serie che ne conta circa venti (!) dei quali solo tre tradotti in italiano
(sigh!) – non si vede ancora. Phryne ha vari amori ma il suo cuore è tutto per
l’ispettore Jack Robinson; mentre Dot ha una relazione stabilissima con
l’agente Collins, il che introduce l’interessante tema della differenza /
incontro tra cattolici e protestanti.
Altra
cosa interessante della serie è la colonna sonora, ovviamente tutta composta di
pezzi dell’epoca.
Ho
scoperto solo ieri l’esistenza di un’altra serie molto simile, ambientata nel
mondo sotterraneo del crimine di Sydney tra il 1927 e il ’36. Purtroppo però, UNDERBELLY RAZOR, che sembra molto
promettente (a giudicare da quello che ho capito del primo episodio), è
disponibile solo in inglese e senza sottotitoli!
Per
quanto riguarda il romanzo, ogni capitolo è introdotto da un brano poetico
molto suggestivo e sugerente: Wallace Stevens, Algernon Swinburne …
È
ovvio che non possa fare spoiler sulla soluzione dei casi paralleli che vengono
presentati: un giro di droga (da cui il titolo, che in originale è COCAINE BLUES), un avvelenamento e una
storiaccia di aborti clandestini e violenza ma dirò solo che mi ha ricordato il
miglior Pérez-Reverte.
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