IMPRESSIONI SULLE NUOVE USCITE MANGA: TO YOUR ETERNITY + KING OF EDEN


Due nuove uscite manga mi hanno colpito particolarmente e volevo condividere le primissime impressioni, senza poter fare – ovviamente – una recensione approfondita

TO YOUR ETERNITY Yoshitoki Ôima




Un essere immortale viene inviato sulla Terra e incontra un ragazzo che vive da solo in mezzo alla tundra. l’essere può prendere le sembianze di qualsiasi cosa sia morente. Che tipo ci esperienze affronterà?

Il primo incontro è quello tra “l’essere” e un ragazzo che vive in un villaggio fantasma. Tutti sono scomparsi, probabilmente morti, le case sono in rovina. l’obbiettivo del ragazzino è quello di conoscere il mondo. l’ambientazione è subito post-apocalittica, sulla falsa riga di THE ROAD (LA STRADA) di Cormac McCarthy.
Il secondo incontro è quello tra l’Essere e una tenerissima bambina di nome March, caratterizzata da un disegno super super kawaii, il cui sogno è diventare una buona mamma. Questa seconda parte del manga si discosta dalla prima per un’ambinete più “ricco”: il villaggio della piccola March, la leggenda del Grande Spirito Orso, che ricorda un po’ gli Ainu giapponesi e, di conseguenza riporta dubito alla mente GOLDEN KAMUI, il capolavoro grafico / etnografico di Satoru Noda.
Tra parentesi, apprezzo moltissimo il fatto che recentemente si parli di più delle minoranze del Giappone, che per lungo tempo sono state addirittura negate. Ovviamente questi paesaggi freddi e tradizionali hanno fatto inserire nella mia futura TBR un altro libro: COME CUCINARE UN ORSO, dello svedese Mikael Niemi.

l’autrice di TO YOUR ETERNITY (a.k.a. TO YOU, IMMORTAL) è Yoshitoki Ôima, la stessa di A SILENT VOICE (KOE NO KATACHI) e mi devo davvero complimentare con lei per la versatilità della sua creatività, capace di mettere in scena storie così radicalmente diverse tra loro. Pensate che, fino ad ora – sto guardando la pagina dell’autrice su AnimeClick – non mi ero conto che i disegni di MARDOCK SCRAMBLE fossero suoi!




KING OF EDEN Lee Sang-choel / Takashi Nagasaki



Un massacro in un remoto villaggio in Andalusia con un unico arrestato. Tuttavia l’assassino che è sceso dalle montagne è un altro ed è impossibile da fermare.
Il mondo è stato macchiato dal sangue in passato e così sarà di nuovo

Questo è uno di quei felici incontri transculturali che mi piacciono tanto. Il miglior segno manhwa coreano (perfetto, quasi fotografico) e una storia complessa, firmata da uno dei migliori sceneggiatori giapponesi in circolazione (Takashi Nagasaki ha lavorato spesso in coppia con Naoki Urasawa partorendo dei capolavori come MONSTER o BILLY BAT)
Lo stile grafico e l’intreccio iper-complicato mi ricordano tantissimo uno dei miei miti, Boichi, senza però gli accenni soft porn/ fanservice che a me hanno sempre dato un po’ fastidio in questo autore. No, per i rimandi biblici e per i frequenti spostamenti geografici imposti dalla trama, qui siamo vicinissimi a RAQIYA con tinte ancora più cupe e horror (già a pagina 5 c’è una pila di cadaveri!)
Non ci sono spoiler se dico che si parla di un virus - “il Lupo” - che risveglia gli istinti più feroci nell’uomo. 

 
Ovviamente il primo quadro, ambientato nel Sud della Spagna, mi ha fatto saltare sulla sedia per l’emozione, accendendo la voglia di leggere immediatamente GLI STOLTI ODIANO IL ROSSO di Est Em, storia di un toreador


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