IL CIRCO DELLA NOTTE

 
Erin Morgenstern, Bur Rizzoli
 
VOTO: 8.5

 

Oggi voglio parlarvi di un libro molto particolare del quale abbiamo discusso ieri al primo Book Club del canale di Tiffany, Miss Fiction Books: IL CIRCO DELLA NOTTE di Erin Morgenstern.
 
https://youtu.be/cCVMEjxQ2mQ

Due ragazzi – Celia e Marco – vengono coinvolti loro malgrado in una sfida magica indetta dai loro rispettivi maestri, due maghi “veri”, non illusionisti da palcoscenico. Questo gioco si protrae per anni in un fantastico mondo di fine Ottocento e inizi del Novecento in un circo molto strano, che apre i suoi molteplici tendoni solo al calar del sole.

Scrittura e descrizioni oniriche che dimostrano che la Morgenstern è una pittrice e che mi hanno ricordato il Wonderland, che io adoro! Alcuni sostengono che i personaggi siano piatti e a tratti stereotipati ma a me sono sembrati caratterizzati in maniera cinematografica, tanto che mi sembrava di vederli! Ho amato Bailey e Poppet con atmosfere che ricordavano la sfortunata e bellissima serie CARNIVÀLE; mentre non ho digerito Celia e Marco come coppia: troppo mielosi (ma mi sono piaciuti come individui singoli)!. Ovviamente, essendo una nipponofila devo citare la contorsionista Tsukiko (bambina / figlia della Luna), che è venuta per prima nel drammatico gioco.
 

Forse la Sfida simboleggia la Vita stessa? Prospero e L'Uomo Grigio Alexander sarebbero come Dei ex machina ... Ciò a dire che Dio ci ha creato per noia, per provare l'importanza del metodo?

Si potrebbe pensare che i colori prevalenti (bianco, nero e rosso) siano un omaggio al cinema tipo Meliès ma io credo che ci sia più che altro una citazione delle Peppemint Candy à la White Stripes, emblema dell'infanzia e del circo stesso. Daltronde, bianco e nero sono ipnotici e si ritrovano in molti manga in cui il circo è citato apertamente (BLACK BUTLER) o indirettamente (D-GRAY MAN): due fumetti che adoro!

 

Sono d'accordo con il discorso dell'illusione. In questo senso devo citare il recentissimo live action di DUMBO firmato da Tim Burton col quale il regista ha scoperchiato e guardato da dentro il Disney system. (e se davvero – come si vocifera – verrà prodotto un film tratto da NIGHT CIRCUS, sarebbe strepitoso vedere Burton dietro la macchina da presa, anche se invece si parla dello statunitense Geremy Jasper ) Tuttavia il Cirque de Rȇves è molto più simile al libro e allora i rêveurs, che lo seguono in ogni suo misterioso spostamento, sarebbero i lettori (o i fan) che si lasciano prendere dalla fascinazione. A ricordarci direttamente limportanza delle storie, in un meccanismo meta-narrativo, cè uno dei personaggi secondari – Widget – in grado di leggere il passato delle persone e di raccontare fiabe ammalianti.


Ma NIGHT CIRCUS non è uno young adult di semplice lettura: bisogna prestare attenzione. Ci sono rimandi shakespeariani nella figura di Prospero sia per il suo nome (La Tempesta) [ devo leggere il retelling di THE TEMPEST intitolato THE DREAM OF PERPETUAL MOTION di Dexter Palmer], sia nella sua qualità spettrale(Amleto) oltre ai già menzionati rimandi a Carroll.

Affascinante, spiazzante, diacronico: un libro davvero magico!

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