COCOON


 
Machiko Kyô, Dynit Manga
 
VOTO: 8.5

 

Ho appena finito di leggere COCOON コクーン

di Machiko Kyô. Si tratta di una storia che narra uno spaccato quotidiano della famosissima Battaglia di Okinawa in cui vediamo un gruppo di ragazzine che, per orgoglio patriottico, diventano infermiere sul campo di battaglia ma, attorniate dai feriti, si rendono conto che la realtà è molto più dura di quanto non sembrasse. Poi l’Unità di Soccorso viene smantellata e San, Etsuko e Mayu sono costrette a fuggire ma, mentre scappano, si imbattono nel nemico americano.

“Mayu” è omofono della parola che significa “bozzolo” e, infatti, le protagoniste, finché non arriva la guerra sull’isola e poi anche dopo, dentro al gama, vivono come protette in un bozzolo immaginario.[i]Così, mi pare di aver capito uno dei molteplici significati cella crisalide che troviamo nel romanzo 1Q84 di Haruki Murakami.

 

In questo manga, i disegni sono molto particolari, grazie a un uso morbido delle linee e delle sfumature di grigio. Nonostante la storia sia tremenda, a tratti anche cruda e violenta, i tratti facciali dei personaggi sono molto graziosi e infantili (kawaii).
 

Naturalmente ci sono moltissimi bei manga e anime sulla Seconda Guerra Mondiale. Recentemente è uscito IN QUESTO ANGOLO DI MONDO. Anche in questo caso, nonostante la storia sia molto triste, i disegni e i colori di Fumiyo Kôno sono delicatissimi.

 

Inoltre in COCOON sia i nemici sia le vittime (morti e feriti) non hanno fattezze definite, come se non fossero più persone. In tutto questo, la Natura è splendida. In altre parole, anche se è in corso una guerra sanguinosa, le piante continuano a fiorire e le farfalle a volare mentre il mare scintilla al sole. Questo mi ha ricordato un racconto mozambicano che ho letto. In “Pausa di mezzogiorno” di Luís Bernardo Honwana mentre ai protagonisti succedono cose terribili, la Natura continua il suo corso.

 

Dato che Okinawa si trova nelle Isole Ryûkyû – che hanno una Storia separata dal resto del Giappone – penso che sia interessante il modo in cui l’autrice ha rappresentato l’abnegazione delle giovani protagoniste.

Per il contrasto tra bellezza rigogliosa e tristezza, mi è venuto in mente il romanzo (e il film) PARADISO AMARO, che era ambientato nelle Hawaii.
 
 

 

Ovviamente – trattandosi di me – dopo aver letto questo manga ho cercato dei romanzi ambientati a Okinawa ma non ce ne sono di tradotti in una lingua di semplice comprensione perciò mi sono messa a leggere su Wattpad una storia fantasy italiana ambientata nella città di Naha (MAYUMI – L’ORDINE DEI DEMONI VIAGGIATORI di Noemi Gastaldi): certamente non alta letteratura ma comunque un buon intrattenimento (ma devo ancora finire).




[i] Il gama è una sorta di rifugio naturale, come può essere ad esempio una grotta.

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